Ho finalmente trovato la formula migliore per trascorrere le mie serate nelle uggiose serate della “primavera” di Vancouver. Dopo gli ultimi, esilaranti, 10 minuti del Tg di Uno di Minzolini (cani, vasetti per la pupù, scoreggette e zitelle di sangue blu) e i cinque scoppiettanti minuti di Ferrara che si incappuccia con sacchetti di plastica e si sbottona il camicione, passo direttamente ai comunicati ufficiali della Presidenza del Consiglio disponibili su www.governo.it.

Se credete che si tratti di noiose note scritte in burocratese da impiegati con i manicotti vi sbagliate di grosso. Prendete, ad esempio, la nota del 29 Dicembre 2010, un evergreen, visto che potrebbe essere pubblicata ogni anno a dicembre. Il primo periodo è sprovvisto di verbo: “Capodanno pulito a Napoli. Entro il 31 dicembre verranno eliminati i rifiuti dalle strade della città. Entro 15 giorni dalle strade della Provincia (anche qui il verbo è pleonastico, ndr). Il 4 gennaio prossimo, poi nuova riunione a Palazzo Chigi per indicare soluzioni strutturali al problema” (scarseggiavano non solo verbi ma anche soluzioni strutturali, ndr).

Mancano solo due giorni alla fine dell’anno ma all’ufficio stampa del governo più esilarante dell’Occidente si fanno gli straordinari. Parte un secondo comunicato intitolato Precisazione Ufficio stampa. Fulmini e saette si abbattono sulle gazzette della sinistra e i mattinali delle procure: “Anche stamani da diversi quotidiani vengono attribuite al presidente del Consiglio frasi che non ha mai pronunciato né tanto meno pensato“. I diligenti portavoce non solo controllano le frasi pronunciate dal presidente ma, dotati di poteri paranormali, ne leggono anche il pensiero. E perché questi giornalisti-comunisti si divertono a farlo? Semplice: “Questo malvezzo di porre tra virgolette pure invenzioni giornalistiche purtroppo si intensifica come sempre durante i periodi festivi a corto di notizie”. Qui sorge il dubbio: che siano i periodi festivi a corto di notizie?

Arriva la bella stagione e l’ufficio stampa capitanato da Paolo Bonaiuti è costretto a rimproverare anche le agenzie di stampa: “Il resoconto fornito da alcune agenzie di stampa in merito alla cena di ieri sera del presidente Berlusconi con il gruppo dei Responsabili è ricco di fantasie ed imprecisioni”. E perché mai?, si chiederà perplesso il lettore. Quali sono le “fantasie” e le “imprecisioni”? Siete subito accontentati su un dettaglio: “In particolare, il presidente non ha cantato alcuna canzone”.

I dubbi, però, rimangono. Avrà raccontato solo barzellette? Avrà fatto cucù o solo le corna? O si sarà spaparanzato sul lettone di Putin con la famosa canzone Zoccole in sottofondo in compagnia di qualche “utilizzata finale”?  Provate per un attimo a immaginare il sito ufficiale della Repubblica Federale Tedesca costretto a smentire che Angela Merkel abbia deliziato un gruppo di parlamentari voltagabbana con la sua bella voce.

Dal bel canto si passa al calcio il 28 aprile con un secco, conciso ed asciutto comunicato: “In merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche”. Nota ufficiale della Casa Bianca: il presidente Barack Obama non ha mai indicato i Pittsburgh Steelers come vincitori del Super Bowl per evidenti ragioni di sfiga.  La scaramanzia, è ovvio,  ha le sue ragioni che sono, peraltro, anche “evidenti”.

Arriviamo quindi al comunicato di sabato scorso, comunicato che sfida non solo le regole della logica ma anche quelle della lingua italiana. “Il presidente Berlusconi non ha espresso ieri sera alcun giudizio né tantomeno parlato con qualcuno in merito alle osservazioni del Capo dello Stato sulla maggioranza parlamentare”. Eccoci ora al periodo che è destinato a stravolgere le regole della lingua di Dante: “Appare pertanto incredibile questa vera disinformazione che si legge sui quotidiani odierni”. E’ possibile “leggere una “disinformazione”? E’ come dire: “Sai cara, ho letto una bella disinformazione”. Oppure: “Hai scritto una vera disinformazione” o “Dove trovo una vera disinformazione?” Il titolo della nota? “Osservazioni Capo dello Stato, precisazioni da Palazzo Chigi”.

Insomma, l’ufficio stampa della Presidenza del Consiglio smentisce che Silvio canti con i Responsabili, non vuole farci leggere “vera disinformazione”, scruta il pensiero di Mr. B. e dimostra in modo inconfutabile le solide basi scientifiche di “evidenti ragioni scaramantiche”: il 7 maggio il Milan ha vinto lo scudetto.

B.COME BASTA!

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