Benché ci sia solo una montagna tra Francia e Italia sembra spesso di vivere su pianeti lontani anni luce, tanto spesso il filo dell’informazione si spezza al confine. Una delle notizie di queste ore è quel “grande spavento” per il litro di benzina che sfiora l’euro e 60 centesimi.

Uno e 60… magari!

E’ stato verificato a Parigi il 28 aprile un record di  di 1 euro e 94 centesimi per un litro. “Allora aveva ragione De Margerie!” qualcuno ha detto. Chi?

Christophe De Margerie è l’amministratore delegato di Total, e ha annunciato già più di un mese fa al quotidiano Le Parisien che era inevitabile un incremento del prezzo fino a due euro al litro, il tutto in termini abbastanza eloquenti: “La benzina a due euro? non c’è alcun dubbio che succederà. La vera domanda è ‘quando succederà?’ C’è da sperare che non avvenga troppo in fretta”.

Sarkozy ha tenuto a far sapere subito che erano paroleindecenti. Me ne occupo io, ha detto… Ghe pensi mi… E vabbè, gli passerà. Vedrai Nico che fra poco ne riderete assieme sullo yacht. Amici come prima, eh!

Riassunto: annunciato un inevitabile aumento. Fa proprio venire in mente la famosa allegoria di Daniele Luttazzi (a 4’25” del video), a proposito del rapporto tra B. e gli Italiani, della “tecnica applicata”. E il premier gli fa pure eco oggi, dichiarando “l’allargamento non finito”. Ma parlava del rimpasto.

Diventa proprio un tormentone.

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