L’assassinio a sangue freddo di Osama Bin Laden offre un solo, innegabile, vantaggio: riporta tutti alla realtà.

Perché nelle ultime settimane ci eravamo quasi convinti che la guerra, le bombe, le grandi strategie, fossero sul serio roba alla nostra portata. Così, distratti dal ping pong delle baruffe padane, ci si era fatti l’idea che gente come Calderoli e Reguzzoni, La Russa e Gasparri, avessero davvero qualcosa da dire sui macrofenomeni planetari.

Invece, ecco qua. Un commando cala con l’elicottero, in mezz’ora elimina l’obiettivo e poi ne getta il corpo dove preferisce, tra le onde della storia contemporanea.

In Italia, qualcuno giocherà ancora alle mozioni di guerra con pre-tattica sulle amministrative, alte denunce pacifiste vibreranno nell’aria da destra a sinistra. Ma l’abbiamo capito tutti, sono solo scherzi dell’immaginazione.

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