Tra gli eventi del primo maggio milanese non poteva mancare la MayDay, il corteo contro tutte le forme di precariato che quest’anno giunge alla sua undicesima edizione. Tra musica e striscioni, i manifestanti hanno dato voce alle lotte dei lavoratori, ma anche alla preoccupazione per il consumo del territorio nell’area di Milano, per i diritti degli stranieri, per il progetto di Expo 2015. Molto sentito l’appuntamento elettorale per le amministrative del 15 e 16 maggio. “Se vince la Moratti anche ‘sta volta siamo rovinati”, scandisce un partecipante, che ricorda: “Grazie a lei molti precari hanno dovuto lavorare anche il primo maggio”. L’iniziativa della giunta comunale di concedere l’apertura agli esercizi commerciali non è piaciuta al corteo dei precari. “Milano sfrutta i precari”, spiega una ragazza, precaria nel settore della moda, che, continua, “poggia sulle spalle di lavoratori senza diritti”. (di Franz Baraggino)

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