L’ultima barzelletta (si fa per dire) di Berlusconi, quella censurata, è divenuta un boomerang per il Cav. Il boom di visualizzazioni lo sta a dimostrare. La storiella boccaccesca trasmessa nell’ultima puntata di Annozero, ha ottenuto sul canale Youtube del Fatto oltre 450mila visualizzazioni, che si sommano alle 90mila circa del sito della Rai e ad un altro canale youtube che ha registrato oltre 35mila visualizzazioni. Il premier, lo ricordiamo, viene inseguito nel dopopartita del derby Milan – Inter  dai cronisti sportivi. Uno di loro gli butta lì la domanda. “Presidente, Allegri le ricorda Capello?”. Lui resta sull’uscio e spara la storiella: “Mah, vedete io sto perdendo la memoria, sono vecchio”.

I giornalisti si concedono un sorriso di circostanza, il premier bofonchia la barzelletta sulla ‘perdita di memoria’, i microfoni si abbassano leggermente: “Vede – dice B. – stamattina stavo inseguendo la mia segretaria per farmela sul tavolo e lei mi fa ‘Ma presidente lo abbiamo fatto due ore fa. Vedi? E’ la memoria che fa difetto”. Giù risate dei giornalisti, tra cui quello di Sky. Poi il fattaccio: i giornalisti promettono di tagliare, rassicurando il presidente: “Stia tranquillo”. Tutti in pool, come si dice in gergo. Tutto per non screditare il premier. Fortuna che la redazione di Michele Santoro, recupera le immagini e fa un lavoro certosino sull’audio e sul video inedito con tanto di sottotitoli. L’effetto è dirompente. In puntata su Rai2 fa il picco di ascolti. In rete fa il pieno di click.

Il giorno dopo la stampa straniera si esprime indignata sull’atteggiamento dei cronisti sportivi italiani. Ma, a sorpresa, una “difesa d’ufficio” del Cavaliere arriva da Enrico Mentana, che sul Tg de La7 da una parte pensa al suo share e ripropone il filmato, dall’altra prova a  “sbugiardare” Santoro e afferma che forse la barzelletta non è stata censurata. Nel servizio andato in onda sul tg della rete Telecom si precisa che la battuta “non è inedita perché già raccontata da Berlusconi durante un suo viaggio in Brasile, a San Paolo nel giugno del 2010, davanti una platea di imprenditori italo-brasiliani”. Cambiavano solo i ruoli, la cameriera al posto della segretaria. Come se il fatto che non fosse inedita, ammorbidisse la colpa dei giornalisti italiani per la loro auto censura.

Articolo Precedente

L’imprudente Feltri

next
Articolo Successivo

Rivolta padana e la Lega censura

next