Cultura

Contro il potere dei pochi, per il potere di tutti, al via la Biennale della democrazia

di Andrea Giambartolomei

Cinque giornate di incontri su politica, cittadinanza e diritti. Si apre oggi a Torino – ospiti principali il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e Roberto Benigni – la seconda edizione della Biennale della Democrazia, presieduta da Gustavo Zagrebelsky. “Tutti. Molti. Pochi” è il tema di quest’anno. Gli eventi di queste giornate riguarderanno il rapporto fra “il potere di tutti”, proprio della società democratica, e “i poteri di pochi”, cioè la crescente influenza nella vita pubblica delle oligarchie, élite, lobby o cricche. Un laboratorio politico, lo definiscono gli organizzatori, per educare i cittadini, dare loro la possibilità di essere più consapevoli, attivi e attenti, ma anche un’occasione per divertirsi. La manifestazione terminerà domenica 17 aprile.

Contro il potere di pochi – Un punto di riflessione è il contrasto alle oligarchie, che saranno analizzate nelle loro tre forme: oligarchie del potere, del sapere e dell’avere. Giovedì alle 16.30 Stephen Holmes, docente della New York University, spiegherà i processi di accentramento del potere negli esecutivi in quest’era globale in cui l’economia e i media sono sempre più appannaggio di pochi e dove le organizzazioni collettive diminuiscono la loro influenza. Alle 18 Tito Boeri e Gianni Dragoni, insieme a Lorenzo Fazio, disegneranno una mappa del potere in Italia. Sabato 16 aprile il rettore dell’Università Cattolica di Milano, Lorenzo Ornaghi, parlerà dei problemi delle élites in Italia, mentre Lawrence Lessig, direttore dell’Edmond J. Safra Center for Ethics all’Harvard University e insegnante alla Harvard Law School, discuterà di corruzione nel Congresso statunitense. Una soluzione per contrastare il potere di pochi è quella individuata dal Piratpartiet svedese, che sarà rappresentato domenica alle 16.30 da Amelia Andersdotter, la più giovane europarlamentare eletta nelle file del “partito dei pirati”.

Gli strumenti per difendersi – L’intento della Biennale è anche quello di fornire ai cittadini gli strumenti e le conoscenze per reagire. “Potere del web e potere nel web”, riflessione sull’uso di internet nelle rivolte in Nord Africa, vedrà dibattere Juan Carlos De Martin, esperto di nuove tecnologie e società, insieme al filosofo Maurizio Ferraris e a Carlo Infante venerdì alle 18. L’influenza nociva dei media è il tema analizzato negli incontri dal titolo “Web, giornali e tv: come difendersi”, a cui parteciperanno Peter Gomez venerdì, Riccardo Staglianò sabato e Giancarlo Bosetti domenica. Il rapporto tra tv e politica verrà vagliato in due incontri, uno dedicato alla costruzione del consenso (venerdì alle 15.30) e l’altro alla partecipazione dei politici a trasmissioni televisive (venerdì alle 21.30 con Giovanni Floris).

Domenica mattina alle 10.30 il magistrato milanese Armando Spataro dialogherà con Stephane Hessel, l’autore del best-seller Indignatevi, sul tema “l’educazione tra obbedienza e resistenza”. Inoltre ogni giorno ci saranno i seminari “I nostri risparmi”, laboratori di alfabetizzazione finanziaria.

La politica in scena – Non solo incontri con esperti, politici e professori, ma anche momenti più leggeri, in cui i temi alti incontrano l’intrattenimento. Si comincia già questa sera, alle 21.30 al Palaisozaki, con lo spettacolo Tuttodante di Roberto Benigni. Il comico toscano eseguirà un monologo costruito ex novo, tutto puntato sull’attualità, traendo spunto dal sesto canto del Purgatorio (“Ahi serva Italia, di dolore ostello / nave sanza nocchiero in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!”), il canto più politico, quello che tratta di omicidi mirati, di politici poco lungimiranti, di corruzione e di influenza del potere religioso su quello secolare.

Giovedì sera, alle 21.30 al teatro Carignano Daniele Silvestri parlerà di musica, democrazia e libertà. L’ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo tornerà a indossare la toga venerdì e sabato, al teatro Gobetti, nella pièce Processo a Cavour, spettacolo in cui rappresenta l’accusa in un processo contro Camillo Benso di Cavour, colpevole di aver favorito l’unificazione dell’Italia. Domenica sera al Regio Antonio Albanese e Michele Serra leggeranno dei brani tratti da Breviario comico (libro scritto da Serra) nello spettacolo Lettura pubblica autorizzata.

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