Enzo Rivellini, ex coordinatore campano di Futuro e Libertà

Napoli – Dice su Facebook uno dei più stretti collaboratori di Enzo Rivellini che solo i cretini non cambiano mai idea. Avrà la sue ragioni, ed è comunque sorprendente vedere l’ormai ex coordinatore campano di Futuro e Libertà passare in pochi giorni dalla partecipazione all’iniziativa al teatro Augusteo con Fini, Rutelli e Casini per sostenere il candidato a sindaco dell’Udc-Terzo Polo, Raimondo Pasquino, alla dichiarazione di sostegno al candidato di Berlusconi e Cosentino, Gianni Lettieri.

Di qui il durissimo braccio di ferro con il vice di Fini, il napoletano Italo Bocchino, uno degli artefici della candidatura Pasquino. E la decisione ufficializzata stamane di mollare Fli, poche ore dopo essere stato di fatto esautorato da Roma. Rivellini, europarlamentare capace nel 2009 di raggranellare quasi 110mila preferenze, se ne va sbattendo la porta fragorosamente “dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Italo Bocchino a Radio 24 (che gli ha dato del “confuso”, ndr) e dopo un colloquio telefonico con Gianfranco Fini per “togliere dall’imbarazzo Fini e Bocchino, visto il loro assordante silenzio sulle questioni da noi poste in questi giorni”.

Questioni riassumibili grosso modo così: il timore che il centrosinistra possa avere di nuovo la meglio nella corsa al dopo-Iervolino; la decisione di Bocchino di negare a Rivellini il controllo del simbolo e di sostituire i responsabili locali di Fli senza informare il coordinatore regionale; la frammentazione del Terzo Polo nelle amministrative delle altre città capoluogo della Campania, dove Fli, Udc e Api vanno ognuna per i fatti loro in alleanze diverse, che per Rivellini giustificherebbe scelte analoghe anche a Napoli. E forse ad accrescere le tensioni c’è stata anche la recente infornata di nuove adesioni di ex pidiellini vicini a Bocchino, tra cui mister Centomila Alfredo Vito, l’ex Dc tra i principali leader della una classe dirigente napoletana della Prima Repubblica spazzata via dalle inchieste di Tangentopoli (Vito patteggiò due anni e restituì 5 miliardi di lire per estinguere i procedimenti a suo carico).

Insomma, Rivellini è arrabbiatissimo, e ieri sera all’Hotel Ramada ha riunito un paio di centinaia di dirigenti e militanti sul territorio che, dice, sono pronti a seguirlo fuori da Fli. L’europarlamentare, dopo aver sfidato Bocchino a candidarsi nella lista per il consiglio comunale (“se prendo un voto meno di lui, mi ritiro dalla politica”) ha maturato la scelta di andarsene. “Dobbiamo auto-denunciarci – dice Rivellini – perché siamo stati vittime di un’illusione collettiva o di un gioco di prestigio. Tutti eravamo convinti di aver eletto Gianfranco Fini a Milano, e invece abbiamo scoperto che il nostro presidente è Italo Bocchino. Lasciamo Fli o per meglio dire l’illusione che questa rappresenta, visto che non è linea con quanto deciso all’unanimità al congresso di Milano da tutti i militanti presenti. Resta il dato che non sono state affrontate le questioni evidenziate in questi giorni come il fatto che i vertici del partito negano la democrazia partecipata e, al contrario di quanto affermano in pubblico, trovano scandalose le posizioni di chi vuol ancorare il partito al centrodestra, per poi trovare naturale che massimi dirigenti sfilino sotto le bandiere rosse della sinistra radicale”.

Bocchino ovviamente afferma il contrario: “Il candidato a Napoli è quello indicato da Fini, e cioè Raimondo Pasquino. Io non me la sento di andare contro l’indicazione di Fini – ha affermato a Radio 24 – Rivellini è solo un po’ confuso: la confusione dura 72 ore; la posizione del partito resterà quella e non cambierà mai. Io sono in linea con il Congresso, se lui la pensa diversamente aspetti il prossimo congresso fra tre anni e proponga una linea alternativa”.

Un’ora prima delle dimissioni di Rivellini da Fli, l’ufficio stampa di Fli ha diramato una nota che ufficializza la nomina del finiano Luigi Muro, persona molto vicina a Bocchino, alla guida del partito in Campania. ”Il vicepresidente di Futuro e Libertà Italo Bocchino e il coordinatore nazionale Roberto Menia – si legge nel comunicato – ringraziando l’onorevole Crescenzio Rivellini per il lavoro svolto e, auspicando che la sua pausa di riflessione favorisca l’unità di Fli in Campania, hanno affidato all’onorevole Luigi Muro il compito di guidare il partito in Campania presentando le liste alle elezioni amministrative nell’ambito del terzo polo e a Napoli comunque a sostegno del candidato sindaco Raimondo Pasquino. Contestualmente Pietro Diodato è stato nominato coordinatore di Fli a Napoli e provincia”.

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