Rupert Murdoch al lancio di "The Daily" il 2 febbraio 2011

Era stato annunciato come la rivoluzione del giornalismo digitale grazie al sodalizio di due colossi dei media come NewsCorp e Apple. Ma i numeri di oggi rivelano il flop. The Daily, lanciato due mesi fa dal magnate Rupert Murdoch, continua a perdere lettori e denaro. Per la realizzazione del progetto, l’editore australiano aveva assemblato un parco firme provenienti anche da New York Times, Associated Press ed Abc e aveva stanziato 30 milioni di dollari di investimento oltre al mezzo milione settimanale di costi operativi. Non ci sono ancora dati ufficiali sul numero degli abbonati, ma le stime elaborate dagli esperti del settore confermano una fase di difficoltà economica, forse irreversibile.

Secondo Forbes sono stati 500mila i download dell’app per la consultazione del giornale ma dopo le due settimane gratuite di free trial i lettori non hanno confermato la fiducia e solo in 5mila hanno deciso di pagare l’abbonamento settimanale di 99 centesimi o di 39,99 dollari annuali. Numeri che sono lontani dal punto di pareggio del quotidiano, che riuscirebbe a coprire i suoi costi solo con 750mila abbonati. Eppure dal Daily non arriva nessuna conferma né smentita. Greg Clayman, che assieme a Jesse Angelo dirige i cento giornalisti delle due redazioni di New York e Los Angeles, ha partecipato a marzo alla conferenza PaidContent, dove si è limitato a dichiarare che i download sono stati “centinaia di migliaia” e che gli abbonati sarebbero “oltre 5mila”. Massimo riserbo però, sui dati ufficiali.

Oltre al numero di download, anche il Neiman Lab ha elaborato alcune stime insieme a PostRank basate sul numero di tweet inviati ogni giorno dall’app di The Daily, che dimostrano l’interesse dei lettori per la testata e gli argomenti trattati. Anche questi sono drasticamente diminuiti: a febbraio infatti sfioravano i 400 al giorno per crollare a poco più di 50 a fine marzo. E nemmeno l’arrivo sul mercato dell’iPad 2 ha rivitalizzato l’entusiasmo. Come se non bastasse, anche nelle due settimane gratuite a febbraio, in centinaia sui blog lamentavano difficoltà nel download della app che, una volta scaricata, impiegava oltre 30 secondi per aprirsi. Tempi troppo lunghi per i lettori che sui social media avevano anche criticato i contenuti del Daily. Secondo molti di loro, infatti, il giornale non valeva 99 cents a settimana perché non forniva un’informazione originale. E il lancio in pompa magna aveva rivelato la sua debolezza dopo sole 24 ore, quando Andy Baio, programmatore e giornalista di Los Angeles, era riuscito a piratare il sito su Tumblr con thedailyindexed.

Le notizie che arrivano quindi sul fronte degli analisti e su quello della partecipazione su Twitter non sono confortanti, ma è altrettanto vero che l’app è la terza più scaricata dell’azienda di Steve Jobs che incassa anche il 30% di chi effettua l’abbonamento dall’Apple store. Intanto si moltiplicano i rumors secondo cui anche i giornalisti stanno pensando di lasciare la redazione del Daily. E per ora, dal quartiere generale della NewsCorp, bocche cucite.

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