Napoli – Rischia di diventare un autogol la decisione di Luigi De Magistris di invocare l’immunità europarlamentare nella causa civile intentatagli dalla Bagnoli Futura Spa. L’immunità è uno di quegli odiosi strumenti con cui la Casta si è fatta scudo per le sue malefatte. De Magistris, che di quella Casta non fa parte e anzi l’ha sempre combattuta, ha senz’altro ottime ragioni a sostegno delle aspre critiche rivolte in passato alla gestione della spa che avrebbe dovuto rilanciare l’ex area industriale di Napoli e che finora ha divorato quantità enormi di denaro pubblico con risultati non all’altezza. Vuoi mettere la soddisfazione di vincere il processo nel merito, invece di farlo annullare? Tutto ciò è un peccato, perché la polemica arriva proprio nella giornata in cui pezzi del Pd napoletano decidono di appoggiare De Magistris. A cominciare dal leader napoletano dell’area che si riconosce in Ignazio Marino, Luca Stamati, che rende nota la scelta di non appoggiare il democrat Mario Morcone per sostenere invece la candidatura dell’ex pm di Catanzaro.

I fatti. Un comunicato di Bagnoli Futura ha rivelato che De Magistris, candidato sindaco di Napoli per l’Idv e la Federazione della Sinistra, ha chiesto di avvalersi dell’immunità europarlamentare nella causa per diffamazione intentata dai vertici della società. E’ la seconda volta: De Magistris se ne è già avvalso per una querela dell’ex Guardasigilli Clemente Mastella. La causa di BagnoliFutura nasce da una dichiarazione dell’europarlamentare risalente al 3 giugno 2010: ”Bagnoli è una pagina vergognosa di commistione tra politica e crimine attorno al denaro pubblico”. Parole che fecero andare su tutte le furie i vertici della Spa, presieduta dall’avvocato bassoliniano Riccardo Marone, già vice sindaco di Napoli nell’ultima amministrazione Bassolino e poi assessore nella sua ultima giunta regionale. Di qui la causa per risarcimento danni. La prima udienza si è celebrata l’altro ieri davanti al giudice Renata Palmieri della ottava sezione civile del Tribunale di Napoli. In questa sede, spiega la nota, ”il difensore dell’ex pm ha preliminarmente reso noto che e’ stata presentata dall’eurodeputato richiesta di immunita’ al presidente del Parlamento europeo. Il giudice Palmieri, nel prendere atto di tale richiesta, ha sospeso la causa fissando la nuova udienza per il 20 febbraio 2012”.

Mastella. Nel cappuccino di questo scontro intinge il biscotto Clemente Mastella, anche lui candidato sindaco di Napoli, che con De Magistris ha scontri durissimi dai tempi di Why Not, quando l’ex Guardasigilli chiese il trasferimento d’ufficio dell’ex pm che stava indagando a Catanzaro su vicende per le quali Mastella fu persino indagato (e in seguito prosciolto, dopo che De Magistris fu costretto a lasciare il fascicolo). ”Prima la demonizza e poi, in silenzio, se ne serve – sostiene il leader dell’Udeur riferendosi all’immunità – De Magistris predica bene e razzola male. Proprio lui, il grande fustigatore, l’uomo sempre pronto a puntare l’indice, ad accusare gli altri di sfuggire ai processi, cosa fa? Si avvale di nuovo dell’immunità di parlamentare europeo per farsi scudo. Che vergogna. E’ la seconda volta che lo fa, sperando che nessuno se ne accorga. Si può essere certi che continuerà a farlo. Noi continueremo a denunciare questa sua doppia morale”. Senza arrivare a questi toni, anche il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando mette nel mirino De Magistris: “Vale per tutti e quindi anche per lui la raccomandazione che dalle accuse ci si difende nei tribunali”.

“Mi vogliono intimidire”. De Magistris reagisce parlando di intimidazione: “Ancora una volta, arriva la risposta intimidatoria. Nel caso specifico da Bagnoli Futura Spa e dal potere politico che le sta dietro. Ribadisco quanto ho sempre sostenuto in merito al comportamento della società in questione e non cesserò di denunciare la malapolitica, gli intrecci finanziari con le amministrazioni pubbliche, lo sperpero di denaro pubblico. Mi vogliono intimidire, in quanto voce libera, per mezzo di cause civili – afferma l’ex pm – ma questo tentativo non sortirà effetto. Al contrario, nella mia campagna elettorale sarà centrale la questione di Bagnoli, il cui sviluppo potrà essere da esempio per tutto il Sud. Mi difenderò ovviamente nei processi, senza scudi immunitari ad hoc. Ricordo alla Bagnolifutura Spa che, da Matteotti in poi, le opinioni di un parlamentare sono insindacabili”.

La politica. La girandola di carte bollate ha fatto passare in secondo piano la vicenda politica. Nel pomeriggio di ieri Luca Stamati, ex assessore provinciale Ds e leader napoletano dell’area Marino nel Pd, in una conferenza stampa con De Magistris ha spiegato perché ne sosterranno la candidatura a sindaco: “E’ stata una scelta autonoma. Morcone e’ una brava persona, ma la sua candidatura e’ servita solo ad accontentare le varie anime del partito, mentre De Magistris e’ la novita’. Ci siamo convinti ad appoggiarlo per le sue risposte chiare in tema di rifiuti, con il ‘no’ ai termovalorizzatori e l’accento sulla differenziata”. “Abbiamo gia’ fatto saltare gli equilibri – dice l’ex pm ed eurodeputato – io sono la vera alternativa non solo all’asse Cosentino/Lettieri, ma anche a quello Bassolino/Morcone. Dialogo da tempo con Marino. Ero l’occasione per il Pd di uscire dal caos delle primarie, ma non si vuole cambiare o meglio non vuole cambiare una parte importante dell’apparato del Pd”. Ma la scelta di Stamati viene ridotta a “personale” dal vice presidente Pd e coordinatore nazionale dell’area, Ivan Scalfarotto, che oggi sara’ al comitato di Morcone per testimoniare l’appoggio di questa componente.

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