“Un accordo tecnico che ci consente di chiudere il rubinetto”. Poche parole che fanno eco al leader della Lega Umberto Bossi. Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha spiegato il risultato dell’incontro con il suo omologo tunisino, Habib Essid. Un accordo “lungo e non facile”, arrivato dopo due giorni di visite a Tunisi e nove ore di riunione con le rispettive delegazioni. “Ma che avventura!”, ha scritto lo stesso ministro sul libro degli ospiti dell’ambasciata italiana a Tunisi, dove ha tenuto una breve conferenza stampa.

Nel testo dell’intesa non c’è solo il rafforzamento della collaborazione tra le forze di polizia italiana e tunisina per bloccare le partenze dei migranti. Maroni ha raggiunto lo scopo principale: “Il rimpatrio di cittadini dei due Paesi che si trovino in situazione d’irregolarità”. Obiettivo: “Svuotare la vasca”, la seconda parte del piano espresso oggi da Bossi.

Per i dettagli dell’accordo bisognerà aspettare domani, quando Maroni riferirà a Palazzo Chigi e consegnerà il testo al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

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