Il ministro La Russa ad Annozero era preoccupato. Decisamente preoccupato. Temeva, pover’uomo, che in Tunisia potessero vedere il comfort, stava quasi per dire il lusso, delle villette del Residence degli Aranci di Mineo e che questo scatenasse altre orde di migranti, protesi all’affannosa ricerca di una villetta con barbecue e prato inglese.

Il Residence degli Aranci è un grosso complesso di 404 villette, costruito, in mezo al nulla più assoluto, a poche centinaia di metri dalla statale 417 che collega Catania a Gela.

Villette che gli americani della base di Sigonella hanno abitato mal volentieri per alcuni anni. Alla fine si sono rotti, hanno deciso di non rinnovare il contratto di leasing e buonanotte ai suonatori. A restarci male sono stati i proprietari del residence, che incassavano circa otto milioni di dollari all’anno dal lucroso contratto. La struttura è di proprietà della Pizzarotti di Parma che, disperata, ha cercato, come si dice, di metterci una pezza. Hanno piazzato decine di cartelloni pubblicitari sulla Catania-Gela con un’offerta solo in inglese: “Offriamo dal 1° aprile 2011 appartamenti confortevoli a 900 euro”. Non male per villette di 160 metri quadri con giardino e barbecue, all’interno di un complesso residenziale con campi da tennis, baseball e parco giochi per bambini. Insomma provano ad affittare direttamente ai militari, saltando l’amministrazione Usa della base, ma il tentativo si rivela un colossale fiasco. A salvare Piazzarotti da una bella batosta, arriva però l’emergenza migranti: il “Residence degli Aranci” viene ribattezzato “Villaggio della solidarietà” e la coppia Berlusconi-Maroni concorda con Pizzarotti la conversione della struttura in centro per immigrati-clandestini-richiedenti asilo.

Antonio Mazzeo, nel suo blog ricostruisce la storia del complesso residenziale. “Il complesso residenziale fu realizzato a fine anni ’90spiega Mazzeo – con variante allo strumento urbanistico, autorizzata dalla Regione Siciliana, che prevedeva un vincolo di destinazione esclusiva per ‘insediamento residenziale a ambito chiuso per le famiglie del personale militare USA della base aeronavale di Sigonella’, come ricorda l’amministrazione di Mineo in una lettera di diffida inviata alla Pizzarotti e Banca Intesa San Paolo, l’istituto di credito che ha finanziato il progetto. ‘Il provvedimento esclude esplicitamente il cambio di destinazione d’uso e il nuovo piano regolatore adottato nel 2002 dal Comune ha mantenuto il vincolo per l’area’, aggiungono gli amministratori. ‘Qualora si addivenisse alla scelta di una destinazione diversa del residence si dovranno attivare le procedure occorrenti per ottenere dagli organi competenti le autorizzazioni dovute'” . Figurarsi, c’è l’emergenza quindi regole e autorizzazioni vanno a farsi benedire. La politica “del fare” non si ferma davanti a questi dettagli. Non sono però dettagli i denari che lo Stato verserà a Pizzaroti, consentendogli di far fronte anche ai debiti che l’azienda ha con le banche che hanno finanziato il Residence e dovevano essere coperti con il contratto, non rinnovato, con gli americani.

Si dirà che comunque sia non vi erano alternative. Che la Pizzarotti ha avuto la fortuna di avere pronta la struttura giusta al posto giusto. Vediamo se è proprio così.

Ad una ventina di chilometri, in prossimità di Sigonella, proprio di fronte all’Hotel Sigonella Inn, vi è un enorme villaggio, assai simile al “Residence degli Aranci”. L’unica differenza è che sarebbe a costo zero per lo Stato. E’ stato confiscato alla mafia ed è di proprietà del demanio. Se si fosse usato questo non vi sarebbero stati costi aggiuntivi. Inoltre, le condizioni di sicurezza sono analoghe a quelle del villaggio della Pizzarotti.

Vi sono poi altre centinaia di villette, anche quelle costruite per ospitare le famiglie di militari americani, in prossimità dell’aeroporto di Comiso. Anche quelle sono di proprietà pubblica, sono inutilizzate da anni e rischiano di essere preda dei vandali. Con qualche piccolo intervento di manutenzione potevano essere usate anch’esse a costo zero o quasi. Ma Maroni e Berlusconi non se ne sono accorti.

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