La Commissione Giustizia della Camera ha dato parere favorevole all’emendamento depositato dalla Lega al ddl comunitaria che estende la responsabilità dei magistrati “ad ogni violazione manifesta del diritto”. Il parere favorevole all’emendamento Pini (Lega) è stato approvato con i voti favorevoli della sola maggioranza, oltre a quello della radicale Rita Bernardini, eletta nel Pd. La Commissione Giustizia ha invece bocciato il parere formulato da Pd, Idv e Udc che puntava a “limitare i danni” introdotti dalla proposta di modifica della Lega.

Il parere voluto dalla maggioranza ha però un’osservazione, che come tale non è assolutamente vincolante. In questa, si dice che, comunque, il magistrato, perchè possa essere chiamato a rispondere di ogni “violazione manifesta del diritto”, deve aver commesso tale violazione con intenzionalità e si deve fare riferimento “al grado di chiarezza e di precisione della norma violata”. In più si fa riferimento alla “scusabilità” o “iniscusabilità” dell’errore di diritto”. Ma si prevede anche che la toga caduta in errore, per rispondere delle sue azioni, debba aver “ignorato manifestamente la giurisprudenza della corte di giustizia delle comunità europee”.

Per Luca Palamara, presidente dell’Anm,”appare evidente che ha avuto inizio la stagione delle riforme punitive. Ancora una volta assistiamo a un intervento episodico, contingente, svincolato da quelle che sono le reali emergenze della giustizia e dettato esclusivamente dalla volontà di intimidire i magistrati nello svolgimento della loro attività. E’ un emendamento che contestiamo anche per le modalità e i tempi con i quali è stato presentato e che non hanno tenuto in alcuna considerazione i punti di vista della categoria interessata”.

Giulia Bongiorno, presidente della Commissione, ha bollato come intimidatoria la norma. “E’ assolutamente necessario intervenire sulla materia della responsabilità civile dei magistrati, ma questa norma, così com’è stata confezionata dalla maggioranza, ha solo il sapore punitivo e intimidatorio nei confronti della magistratura”, ha detto il deputato di Futuro e Libertà in merito all’emendamento presentato dalla Lega alla legge comunitaria che di fatto estende la responsabilità dei magistrati “ad ogni violazione manifesta del diritto”.

”Era da tempo che il Commissione Giustizia – aggiunge Bongiorno – stavamo esaminando la materia attraverso diversi provvedimenti. Ora, se verrà approvata questa proposta di modifica, tutto il nostro lavoro, fatto finora, sarà vanificato. Se si fosse voluto cambiare davvero la materia – sottolinea il consiglio giuridico di Fini – si sarebbero dovuti indicare dei criteri. Dilatando invece in questo modo la fattispecie non si capisce più dove siano i paletti. E pertanto sarà solo una norma che creerà del caos interpretativo tra i magistrati e avrà il sapore punitivo nei loro confronti”.

“E’ poi del tutto erroneo – avverte Giulia Bongiorno – sostenere che, con questo provvedimento, ci si rifà alla disciplina comunitaria. C’è modo e modo per intervenire su questa materia, ripeto, e questo non mi sembra senz’altro quello migliore. L’indeterminatezza voluta da questa proposta di modifica rende la norma sulla responsabilità dei magistrati punitiva ed illogica”. “Se si fosse voluto fare davvero un intervento serio sulla materia – conclude l’esponente di Fli – si sarebbe dovuta scrivere una norma che individuasse i criteri per i quali i magistrati sono chiamati a rispondere”.

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