“Non è uno scherzo, è uno scoop giornalistico”. Un cronista rumeno ha mandato un SMS ai 460 deputati e senatori nazionali spacciandosi per un businessman degli Emirati Arabi e offrendo un “grosso affare economico”. Contravvenendo alla legge che vieta simili accordi ai membri del Parlamento, gli onorevoli hanno risposto in massa, bombardando di telefonate e SMS il finto uomo d’affari.

“Buongiorno Signor / Signora … Il mio nome è Lynn Fischer, sono rappresentante in Romania di un fondo d’investimento di grandi dimensioni negli Emirati e voglio proporle un affare. Quando ha un quarto d’ora da dedicarmi?” Il messaggio è stato mandato con tanto di errori ortografici per rendere il tutto più verosimile.

Uno scherzo che rischia di costare grosso agli oltre 100 deputati che hanno risposto a Daniel Befu, il giornalista del quotidiano “Romania Libera” che aveva proposto un investimento altamente redditizio. 113 telefonate e 68 sms, una tempesta di risposte per fissare un incontro, per avere qualche dettaglio in più, arrivate senza distinzione di gruppo politico.

Il campione di tempismo è stato il socialista Robert Negoiţă che ha risposto nemmeno un minuto dopo la ricezione del messaggio. Poi c’è chi ha chiamato più di sette volte in un paio d’ore, come Valerian Vreme del partito PD-L (centrodestra) e attuale Ministro delle Comunicazioni. C’è anche chi ha chiesto con un messaggino di essere contattato privatamente ad un altro numero, come Nini Săpunaru, del partito d’opposizione liberale PNL. Infine c’è qualcuno che ha chiesto un rendez-vous per parlare con calma prendendo un caffè nella hall di un hotel, come Doru Fruzulica, deputato socialista ed ex Segretario di Stato del Ministero degli Esteri, che ha concluso il messaggio con un cordiale “Thank you. Bye”. Non da meno le donne, tra le più leste Mihaela Popa, Sorina Plăcintă ed Elena Mitrea.

Gli onorevoli si sono accorti del brutto scherzo solo quando hanno visto i loro nomi pubblicati da Romania Libera, in prima pagina. “Ho voluto mettere alla prova la reazione dei parlamentari rumeni di fronte alla ricezione di due messaggi – spiega Daniel Befu, l’artefice della beffa – una proposta commerciale di un investitore sconosciuto e una richiesta d’aiuto di un semplice elettore”. Alla seconda il 40% dei politici non si é nemmeno preso la briga di rispondere.

Uno scherzo che ricorda quanto già successo in Bulgaria lo scorso dicembre, quando alcuni giornalisti del settimanale “168 chasa” e dell’emittente televisiva “bTV” hanno mandato in modo anonimo degli inviti all’apertura di un negozio di lusso a 38 deputati del parlamento nazionale di tutti i partiti politici. Ai presenti veniva promesso in omaggio un telefonino cellulare ultimo grido del valore di 3mila euro, ma l’evento cadeva in concomitanza di un importante dibattito parlamentare. Su 38, 16 deputati si sono presentati all’appuntamento rigorosamente con l’auto blu.

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