L’incredibile intervento di Maurizio Paniz alla Camera. Fa passare il presidente del Consiglio per un povero bischero, per dirla alla Vauro, per sottrarlo alla procura di Milano e spedirlo al Tribunale dei ministri, il primo passo per difendersi “dal” processo.
Nel frattempo Frattini ammette di essere intevenuto in via personale sul leader di Santa Lucia, per indagare sull’alloggio di Montecarlo.
Come e perché la nipote di Mubarak fu affidata a una battona.
Pronto… che pirla!
Maurizio Paniz, un brllante attore
che non ride nel dire in Parlamento:
“Sulla Questura l’Unto del Signore
intervenne con il nobile intento
di tutelar l’onore del Paese
giacché in Questura era trattenuta
la gnocca che per il seder lo prese
con la menzogna spiritosa e arguta
d’essere nientemen che la nipote
di Mubarak, gran capo dell’Egitto.
Il Cavaliere, che ha la buona dote
d’esser sempre col Vero in gran conflitto,
credette a quell’ignobile fanciulla…”
“Sembra degli Esteri la competenza,
in questi casi un premier non fa nulla…”
“Il ministro Frattini? In confidenza
è un abusivo della Farnesina,
noi normalmente ne facciamo a meno
poiché solo disastri ci combina.
E in quel momento in un luogo ameno
nei lontani Caraibi era volato,
in qualità di zero zero sette,
per l’alloggio famoso del cognato,
un problema assai grave, se permette…”
“Poi l’avete affidata a una battona…”
“Quella sera svegliandolo dal sonno,
che nelle tombe egizie non perdona,
Silvio parlò a Mubarak, bravo nonno,
che gli raccomandò: “Dalla a chi vuoi:
a un’escort, a un pappone fra i più abietti,
a qualcun che la stupri o che la scuoi,
ma non lasciarla in mano alla Minetti!
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