Dalla guida dell’auto del sindaco all’assunzione a tempo indeterminato nella municipalizzata il passo è breve. Accade a trenta chilometri da Napoli, a Castellammare di Stabia. Città di terme, di Fincantieri e di vecchie fabbriche dismesse che hanno lasciato una scia di migliaia di disoccupati e cassaintegrati. Accade nella ex Stalingrado del sud, la roccaforte rossa che dopo 20 anni di amministrazioni a guida ‘comunista’ è stata espugnata dal Pdl al grido di “basta con le clientele della sinistra”. Ma ora il sindaco azzurro Luigi Bobbio, ex pm della Dda di Napoli, ex capo di gabinetto del ministro Giorgia Meloni ed ex parlamentare di An diventato famoso come autore dell’emendamento che sbarrò a Giancarlo Caselli la strada per la guida della procura nazionale Antimafia, ha una vicenda curiosa da affrontare.

Come rivela il quotidiano locale Metropolis in un articolo firmato da Giovanni Santaniello, dal 29 dicembre un’azienda interamente controllata dal comune di Castellammare di Stabia ha assunto con chiamata diretta colui che da tempo conduce l’automobile di Bobbio e lo accompagna come un ombra negli spostamenti tra Napoli, Roma e Castellammare. Il signor Carmine Dello Ioio ha infatti trovato impiego come addetto alla sicurezza, sorveglianza e logistica nella Sint, la spa a capitale pubblico tramite la quale il Comune gestisce il patrimonio immobiliare delle Terme. La Sint nel 2009 ha dichiarato un passivo di 2 milioni e 600mila euro e fino a poche settimane fa aveva solo due dipendenti, ora saliti a quattro. Dello Ioio è stato scelto “personalmente” dal manager della partecipata Norberto Salza perché, spiega in un’intervista a Santaniello, “mi è stato segnalato, è stabiese e lavora bene: l’ho chiamato e provato per cinque mesi ed ho capito che era un tipo in gamba”. Salza non rivela chi glielo abbia segnalato, a precisa domanda non smentisce di aver reclutato l’autista del sindaco, ma difende a spada tratta la qualità dell’assunzione: “Non è stata una scelta dettata dalla politica, ha dimostrato di saper lavorare bene ininterrottamente dalle sette del mattino, l’ho assunto a tempo indeterminato perché era l’unico modo per poter scaricare l’assunzione attingendo a fondi regionali”.

Contattato da ilfattoquotidiano.it, Bobbio è perentorio nel negare ogni coinvolgimento: “Il signor Dello Ioio non è mai stato il mio autista, non ha mai svolto per me alcun incarico retribuito, né ha mai percepito denaro dal sottoscritto, sotto qualunque forma e per nessuna motivazione. Si tratta certamente di un mio amico. È stato assunto dall’amministratore della Sint a seguito di una scelta assolutamente libera, autonoma e individuale, in ragione delle sue capacità”.

Aggiornamento

In data 5 febbraio 2018 il tribunale di Torre Annunziata ha assolto gli imputati Luigi Bobbio, Norberto Salza e Carmine dello Ioio perché  “il fatto non sussiste”

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