Giornata calda per Annozero. Non solo l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) deciderà se avviare o meno un’istruttoria dopo le lettere di quattro commissari e del ministro Paolo Romani, ma il caso è anche all’ordine del giorno della riunione del Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione sui processi in tv. Ma non è finita, perché la trasmissione di Michele Santoro arriva anche sul tavolo del consiglio di amministrazione della Rai, che si preannuncia infuocato – tra contratto di servizio, piano fiction e palinsesti – anche per la questione delle eccessive spese contestate al direttore del Tg1 Augusto Minzolini. E dopo la lettera inviata a tutti i consiglieri, forse Nino Rizzo Nervo potrebbe arrivare con nuove carte.

Sul ‘caso Minzolini’ oggi il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, riferendosi alla decisione del Direttore generale della Rai Mauro Masi di chiudere la vicenda sulle spese del direttore per “mancanza di violazioni” invita lo stesso Masi a “passare il rapporto dei suoi ispettori alla magistratura e alla Corte dei Conti per una valutazione più approfondita”. Sull’argomento si è pronunciato anche il segretario dell’Usigrai Carlo Verna che ha chiesto “chiarezza da parte di chi è terzo e indipendente”.

Intanto il caso Ruby-Annozero terrà banco domani al Consiglio dell’Agcom. La settimana scorsa il ministro dello Sviluppo economico Romani, aveva inviato una lettera al presidente dell’Autorità, Corrado Calabrò, lamentando alcune violazioni del contratto di servizio con la Rai commesse dalla trasmissione di Michele Santoro nelle puntate del 20 e del 27 gennaio che trattavano del caso Ruby. Per Romani sono state fatte affermazioni “lesive della dignità e del decoro di alte cariche istituzionali”. Di qui la richiesta all’Autorità di “valutare la possibilità di attivare i poteri di verifica e istruttori” nonché “ogni ulteriore iniziativa di rispettiva competenza”.

Stessa richiesta è stata avanzata dai commissari eletti dal centrodestra, Antonio Martusciello, Stefano Mannoni, Enzo Savarese e Roberto Napoli. Ma il Consiglio dell’Agcom si occuperà anche dei videomessaggi e delle telefonate di Berlusconi in alcune trasmissioni televisive. Sul tavolo del Consiglio dell’Authority ci saranno inoltre le nuove regole sul televoto, anche alla luce dei risultati della consultazione pubblica lanciata a fine dicembre. Alcune di queste misure, volte a dare più trasparenza al meccanismo, dovrebbero debuttare già al prossimo Festival di Sanremo.

Domani in Cda torna anche il contratto di servizio. Il punto figura all’ordine del giorno per una nuova discussione e non è escluso che ci sia la firma della Rai, bloccata da settembre. Firma sollecitata dal governo e dall’Agcom, come avrebbe ribadito il presidente Calabrò nell’incontro con presidente e Dg della Rai, Paolo Garimberti e Mauro Masi, che si è tenuto ieri. All’ordine del giorno anche del Consiglio di domani anche il piano biennale per la fiction, che dovrebbe essere votato, e i palinsesti primaverili. Tra le novità, l’informazione in prima serata anche su Rai1, con uno spazio affidato sempre a Bruno Vespa, e un nuovo programma per Lucia Annunziata su Raitre e la riduzione – tra marzo e fine aprile – di una o due puntate per Parla con Me di Serena Dandini.

Intanto ‘Il re nudo’ è il titolo della puntata di domani di Annozero, dedicata al futuro del governo, con ospiti il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, Annamaria Bernini, deputata del Popolo della libertà e Italo Bocchino di Futuro e Libertà. Dopo l’intervento telefonico della settimana scorsa (Guarda il video), al conduttore è arrivata la richiesta di Masi di avere in anticipo la scaletta del programma: “Sono pronto a comunicarla in ogni momento – spiega Santoro – ferma restando la libertà di modificarla”.

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