Tutto lo squallore che ci è crollato addosso con l’apertura della casa di Berlusconi all’opinione pubblica un merito ce l’ha: ci costringe a fermarci e a riflettere.

Perché sorprenderci tanto, se ogni giorno in tv ci sono donne quasi nude e non parlanti (meglio così) che affiancano uomini molto vestiti che le guardano con sorriso ammiccante e commenti come se fossero davanti al bancone del macellaio per scegliere un buon pezzo di carne? Perché nessuno (o quasi) ha sollevato una considerazione indignata, una denuncia, un atto contro questa mercificazione quotidiana delle donne, che non può che concludersi con la naturale compravendita di corpi e vite per il sollazzo dell’uomo pieno di soldi di turno?

Una domanda alle donne: con un’immagine così che passa alla tv, primo e indiscusso organo di comunicazione nel nostro paese, quando vi trovate per la strada, passeggiando sul marciapiede, come pensate che quello stesso uomo che vi passa accanto e che ha appena spento la tv che mandava in onda un culo e due tette vi stia guardando? Perché non dovrebbe pensare che anche voi, proprio come quelle donne che lo hanno bombardato di ammiccamenti e inviti sessuali, siete a sua disposizione?

Ecco. Forse è arrivato il momento di riporre la carne nel banco del macellaio e restituire dignità e umanità alla tv. Per ritrovarla anche nella nostra società.

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