Sulla sempre meno probabile estradizione in Italia dell’ex terrorista Cesare Battisti, il ministro della Difesa Ignazio La Russa non usa mezzi termini. In un’intervista al Corriere della Sera il ministro dice che la decisione del governo brasiliano “non sarà senza conseguenze” e si dice pronto “ad appoggiare iniziative di boicottaggio”. Secondo il ministro italiano, l’eventuale “no di Lula sarebbe una grande ferita nei rapporti bilaterali, ma anche un un atto di grande mancanza di coraggio, perché lui se ne va, ma il Brasile resta”.

Ma a cosa pensa esattamente La Russa quando parla di boicottaggio? Il ministro sottolinea che ormai è tardi per bocciare l’accordo con il Brasile per la cooperazione militare che sarà votato l’11 gennaio, «è tardi» per bocciarlo. “Ma richiamerò i tre ufficiali che sono impegnati nel progetto di cooperazione relativo all’Amx, il bombaridere senza bombe”. E non solo, l’esponente dell’esecutivo annuncia che sconsiglierà “a chiunque di andare in un Paese dove gli assassini sono lasciati in libertà. E molti non comprerebbero più i loro prodotti”.

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