“Ei dorme, e la mia cetra, se pietà non impetra ne l’indurato core, almeno il sonno fuggir al mio cantar gli occhi non ponno”
(“Ei dorme” – Orfeo, Atto Terzo – Claudio Monteverdi)

Un’altra gemma impareggiabile di giornalismo nei lidi di mamma Rai: stavolta non si tratta del minzo-pravda, ma del tiggì di Mario Orfeo. Nell’edizione serale del 6 dicembre, si affronta il tema della tragica scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni, dal 26 novembre scorso a Brembate di Sopra, un piccolo comune alle porte di Bergamo. Nei giorni scorsi sembrava che la vicenda avesse subìto una svolta improvvisa, con il fermo del marocchino Mohamed Fikri, quest’oggi scarcerato perchè si sono rivelati inconsistenti i capi di imputazione a suo carico.

Il servizio curato dal Tg2 si avvale dell’introduzione dell’inviato Roberto Pacchetti, che sciorina con dovizia di particolari la vicenda dell’arresto di Fikri e, con flemma sicura e saggia, sottolinea: L’immigrato marocchino, il cui nome non avete mai sentito pronunciare al TG2 e probabilmente mai lo sentirete, nelle prossime ore sarà scarcerato“.

Nobili propositi bellamente sbugiardati dal giornalista Umberto Gambino, che così polverizza le parole del povero Pacchetti: Una partenza programmata da tempo quella di Mohammed Fikri, il marocchino 23enne fermato con l’accusa di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere“.

(Grazie a Torquemada di it.media.tv per la segnalazione)

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