“Mara non se ne va”. Lo ha detto Silvio Berlusconi dopo l’incontro con Mara Carfagna, un tete à tete per scongiurare le dimissioni del ministro delle pari opportunità. Il tira e molla del ministro per le pari opportunità potrebbe concludersi senza un nulla di fatto. “Ieri ho avuto un lungo colloquio col il presidente Berlusconi, che ringrazio per la sua disponibilità a comprendere i problemi”, ha riferito Carfagna. “Quanto ai problemi con il Pdl – ha aggiunto – oggi vedrò i vertici del partito”. Dal ministro sono arrivati anche riconoscimenti politici al premier: “Il presidente Berlusconi – ha quindi aggiunto riferendosi al tema delle pari opportunità – ha già dimostrato, con fatti concreti, la sua grande disponibilità nei confronti delle donne, portandone ben cinque al governo”.

Carfagna aveva minacciato le dimissioni in contrasto con la gestione dei rifiuti in Campania, dalla quale sarebbe stata estromessa dal suo nemico numero uno, l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, coordinatore regionale. Lo scontro di potere partenopeo ha avuto ripercussioni sul governo centrale, dunque. Grazie alle dimissioni annunciate, Carfagna è riuscita a sollevare il velo sulla gestione politica del partito, tanto da spingere Cosentino a dirsi pronto a fare un passo indietro e a sostenere l’eventuale candidatura di Carfagna a sindaco di Napoli.

“Mara – ha spiegato Cosentino – chiedeva garanzie sull’accelerazione delle procedure per il termovalorizzatore di Salerno. Era preoccupata, essendo legata tra l’altro alla sua città, a causa dei contrasti tra il sindaco De Luca ed il presidente della Provincia Cirielli. Ora, però, il problema è superato: nessuno ha vinto sulla questione rifiuti ed il raccordo è stato affidato al governatore Caldoro”.

L’emergenza sembra dunque rientrata, anche se Cosentino non sarà tra gli invitati alle nozze del ministro che, secondo quanto ha riferito La7, sarebbero state fissate il 13 maggio. La decisione è stata presa ieri, giorno della riappacificazione con Berlusconi.

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