Sostegni solo alla famiglia naturale, fondata sul matrimonio, e orientata alla procreazione. Secondo il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, sono queste le linee da seguire nell’attribuzione di aiuti. Lo ha detto alla “Conferenza nazionale della famiglia“, in aperto contrasto con quanto sostiene il presidente della Camera Gianfranco Fini e gli altri politici di Fli, ha fatto notare il ministro. Ma Sacconi sta anche cercando di far recuperare terreno con la Chiesa a Silvio Berlusconi dopo l’ultimo scandalo escort. Il premier non si è presentato all’incontro per evitare polemiche. Al suo posto è intervenuto il sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi. Solo nel tardo pomeriggio il ministro del Welfare ha rettificato, dicendo che “le politiche pubbliche si occupano della famiglia naturale basata sul matrimonio e della natalità più in generale, anche di quella fuori dal matrimonio”.

Ma le parole, questa mattina, erano state chiare. “Ho sentito ieri dai cosiddetti futuristi – ha detto Sacconi – mettere in discussione il primato pubblico della famiglia naturale fondata sul matrimonio e orientata alla procreazione. Senza nulla togliere al rispetto che meritano tutte le relazioni affettive che però riguardano una dimensione privatistica, le politiche pubbliche che si realizzano con benefici fiscali sono tarate sulla famiglia naturale fondata sul matrimonio e orientata alla procreazione. Su questi punti – ha aggiunto Sacconi – ho avvertito ieri con l’assemblea futurista e il presidente Fini una differenza di opinioni, in particolare con l’intervento di Della Vedova”.

Il ministro, nel suo intervento, ha affermato che “la crisi porta il governo a fare delle scelte e gli interventi di welfare vanno riorientati”. “La famiglia – ha aggiunto ancora – deve essere l’unità di riferimento che ci consente di compiere quell’operazione di razionalizzazione delle prestazioni dirette e indirette necessarie perchè gli obiettivi che vogliamo raggiungere per sostenere la natalità possano essere perseguite. Di affabulazioni senza fondamento se ne sentono tante, io guardo ai fatti e ai numeri”. Il ministro ha annunciato che sarà rivista l’Isee e sarà creato un “casellario delle famiglie”.

All’apertura della Conferenza, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato a Carlo Giovanardi, ha invitato la politica ad “affrontare i problemi che ostacolano la famiglia: una straordinaria risorsa per l’intera collettività, è fondamento insostituibile per lo sviluppo e il progresso di una società aperta e solidale”.

Il Capo dello Stato aggiunge: “Sostenere e salvaguardare il miglior svolgimento delle sue funzioni costituisce una doverosa attuazione dei principi sanciti al riguardo dalla Carta costituzionale”. Napolitano osserva che “la complessità dei temi all’esame della Conferenza richiama tutti i soggetti istituzionali all’esigenza di affrontare con determinazione e lungimiranza i problemi principali che ostacolano il formarsi delle famiglie: la precarietà e l’instabilità dell’occupazione, la difficoltà di accesso ai servizi e sostegni pubblici e la loro disomogenea distribuzione sul territorio nazionale”. Per il Presidente della Repubblica, “un’assistenza particolare deve essere inoltre prestata a quei nuclei familiari che, anche a causa delle ulteriori difficoltà provocate dalla crisi economica, che si aggiungono ad antichi squilibri, sono più esposti al disagio e all’esclusione sociale”.

“Il riconoscimento e la valorizzazione della famiglia, che ha la sua base nell’articolo 29 della Costituzione, costituisce la piattaforma per un dialogo sereno e fecondo”. Così ha scritto Renato Schifani, nel suo messaggio. Il presidente del Senato, esprimendo “apprezzamento per questa iniziativa, che vede uniti amministrazioni centrali e locali, associazioni e imprese per una comune riflessione sulle tematiche familiari”, si dice certo “che la Conferenza costituirà un’occasione importante per la maturazione di una coscienza più forte e condivisa sulle questioni aperte e sulle soluzioni necessarie per le problematiche in cui si declinano oggi le relazioni familiari”.

Gianfranco Fini sollecita le istituzioni e la politica a occuparsi delle famiglie “attraverso misure e provvedimenti mirati che ne supportino efficacemente l’assolvimento dei molteplici e talora gravosi compiti”. Nel messaggio del presidente della Canmera si legge: “La famiglia rappresenta il luogo naturale degli affetti nel quale l’individuo apprende un fondamentale alfabeto di valori e di ideali che lo inseriscono nella società, facendolo sentire parte di una comunità. Credo che gli intensi cambiamenti culturali, sociali, economici e demografici che attraversano la nostra epoca, richiedano un’attenta riflessione sugli effetti che essi possono determinare all’interno della famiglia, con particolare riferimento ai suoi compiti educativi e al suo ruolo sociale. Alla luce di queste trasformazioni, la famiglia deve proporsi sempre più come soggetto capace di promuovere la solidarietà e di rafforzare la coesione civica”. Infine “il nucleo familiare, deve essere inteso non soltanto come rifugio o ammortizzatore sociale, quanto come risorsa morale che dà il proprio fondamentale contributo ad un modello di convivenza fondato sul valore di una rinnovata e rinvigorita cittadinanza”.