Il governo prorogherà la cassa integrazione in deroga (Cigd) e gli altri strumenti di ammortizzazione sociale per tutto il 2011. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: “Ci sarà un provvedimento a fine anno”. La definizione delle risorse sarà conseguente alla ricognizione sull’effettivo utilizzo degli ammortizzatori sociali nell’ultimo anno.

Secondo il rapporto Inps di settembre, stilato dall’Osservatorio Cig (dipartimento Settori produttivi) della Cgil nazionale, oltre 640 mila i lavoratori in cassa hanno subito, nei primi nove mesi dell’anno, un taglio netto del reddito per oltre 3,5 miliardi di euro, più di 5.500 euro per ogni singolo lavoratore.

Dall’analisi del sindacato il ricorso alle ore di Cassa integrazione a settembre segna un aumento del +34,8% rispetto al mese precedente, per un totale di 103.228.193 ore. Secondo l’Osservatorio la crescita registrata a settembre su agosto “è minore se rapportata a quanto è avvenuto negli anni passati: la particolarità non dipende da una crescita più contenuta nella richiesta della Cig ma dal fatto che, in modo crescente, in questi ultimi tre anni si è stabilizzato in negativo uno zoccolo di Cassa integrazione sempre più alto, fino ad attestarsi nell’anno in corso intorno ai 100 milioni di ore mese”.

Nel periodo tra gennaio e settembre l’aumento complessivo delle ore di Cig è stato del +50,5%, sullo stesso periodo del 2009, per un totale di 925.673.480 ore autorizzate: un trend che porterà, rileva il rapporto, “il cumulo delle ore del 2010 ben oltre il miliardo”. Secondo il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, “dai dati del nostro Osservatorio emerge una crisi che continua ad essere molto dura per i lavoratori e per le stesse imprese: la Cig continua a crescere, nonostante segnali di ripresa dell’economia, mentre le crisi aziendali si moltiplicano senza che dal governo arrivino risposte adeguate”. La Cassa integrazione ordinaria (Cigo) registra un aumento considerevole a settembre sul mese precedente (+189%), per un totale di ore pari a 26.049.659, tornando così ai valori medi degli ultimi tre mesi. Da inizio anno la Cigo ammonta a 275.697.885 ore, mettendo a segno una flessione, sui primi nove mesi dello scorso anno, del -33,6%.

La Cassa integrazione straordinaria (Cigs) fa segnare sempre a settembre un aumento sul mese di agosto del +39,9%, con 44.858.960 ore. Nell’intero periodo gennaio-settembre l’aumento è consistente (+168,7%), per un volume di 364.108.705 ore di Cigs. I settori con aumenti maggiori, nei primi nove mesi dell’anno sullo stesso periodo dello scorso, sono quello metallurgico (+578,4%), il legno (+351,7%), il meccanico (+307,2%) e l’edilizia (+142,1%).

La Cassa integrazione in deroga (Cigd), dopo un aumento ininterrotto da luglio del 2009, per la prima volta segna una battuta d’arresto, registrando a settembre una diminuzione sul mese precedente del -8,9% per un totale di ore pari a 32.319.574. Da gennaio a settembre di quest’anno sono state autorizzate 285.866.890 ore di Cigd registrando così un incremento sui primi nove mesi del 2009 del +344,3%. I settori con il maggiore ricorso alla Cigd continuano ad essere quelli che non rientrano nella normativa attuale della Cigs. Il raffronto tra gennaio e settembre 2010 sullo stesso periodo del 2009 evidenzia aumenti consistenti nel settore dell’edilizia (+1.532,6%), segue la chimica (+553,1%), il legno (+838%) e il commercio (+442,5%). La piccola industria meccanica (+314,9%) ha il volume più alto con 87.825.904 ore da gennaio a settembre. Le regioni maggiormente esposte con la Cigd restano la Lombardia con, da inizio anno, 71.479.759 ore (+264,9%), e l’Emilia Romagna con 40.965.719 ore (+1732%). Il rapporto evidenzia come in quasi tutti i settori le percentuali di aumento della cassa in deroga vadano oltre il 300%.

“Tutto l’apparato produttivo resta profondamente coinvolto nella crisi, dalla grande alla piccola azienda, attraversando trasversalmente tutti i settori”. Inoltre, si sottolinea nel rapporto, “da questo mese è evidente una novità rappresentata da un aumento consistente soprattutto nei settori direttamente produttivi: occorre verificare in che misura può essere il risultato di un allargamento ulteriore delle difficoltà produttive del settore manifatturiero o se è il risultato per molti lavoratori del passaggio dalla Cigs alla Cigd”. Motivi per i quali Scudiere rilancia l’allarme sulla cassa in deroga: “Il continuo e consistente aumento della Cigd sta andando ben oltre il peso registrato nel 2009. Per questo si rende necessario e urgente un intervento del governo per rifinanziare uno strumento prima della scadenza di fine anno”.

Articolo Precedente

Parlamento europeo, no alla legge
sui redditi minimi

next
Articolo Successivo

Morti sul lavoro e indennizzo mobile

next