Che tempo che fa? Domenica sera Fabio Fazio intervista Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in libreria con Vorrei dirti che non eri solo, edito da Rizzoli e scritto con il giornalista Giovanni Bianconi. “Il libro racconta della mia famiglia e di e mio fratello. Questo (che il fratello spacciasse, ndr) è stato il dolore più grande per noi. (…) Ci sentiamo colpevoli che Stefano sia morto. (…) Ci importava risolvere quel problema (la droga, ndr)”, dice Ilaria, mentre Fazio sottolinea a più riprese la verità del libro. “La mia famiglia ha sempre avuto molta fiducia nelle istituzioni. Noi abbiamo messo Stefano nelle mani dello Stato”, prosegue Ilaria, e Fazio assente, tutto compunto, tutto assorto e proteso verso la donna. “Stefano stava bene quando è stato arrestato. Poi ha perso dieci chili in sei giorni in carcere: non mangiava e non beveva, per rivendicare il diritto, negatogli, di vedere il suo avvocato” ricorda la Cucchi, ribadendo come “Stefano non voleva lasciarsi morire”. Da parte sua, Fazio avverte: “E’ una vicenda di tutti. (…) L’errore drammatico (…) quando si parla di un famiglia normale, normalissima a cui capita la disgrazia della droga è dire: era un drogato e se l’è cercata. Questo è il luogo comune più insopportabile”. Ilaria viene congedata, Fazio rimane compunto e pretesco, ma dura poco.

Entra Luciana Littizzetto: “E’ molto difficile entrare a far ridere dopo questa intervista, ma ci proverò”. Detto, fatto: “Fai la pipì, che Giovanardi vuole fare a tutti i conduttori il test antidroga”, intima a Fazio. E ancora, “a Belen ha detto che se pippa niente Sanremo”. Breve interruzione pro forma di Fazio: “Ma abbiamo parlato in modo molto serio della…”. La Littizzetto prosegue imperterrita: “Se lei pippa niente Sanremo, e Pippo (Baudo, ndr) allora che l’ha condotto per anni? (…) Indicativo presente: io pippo”. Fazio sta al gioco, anzi partecipa attivamente: in televisione “sarebbe l’unica giustificazione: ha detto quelle robe lì perché si droga”. Dulcis in fundo, la Littizzetto parla di “funghi allucinogeni della Sierra Madre e cateteri di crack”, indispensabili alla platea dell’Ariston per resistere alle 5 ore di show.

Solo una domanda: che droga che fa?

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