Il 5 dicembre 2009 un milione di persone è sceso in piazza per gridare forte Berlusconi dimissioni. Sono passati più di 9 mesi ma le cose non sono cambiate.

Qualcuno potrebbe pensare che allora, le mobilitazioni della società civile non contino molto. Ma non è così. Proprio perché Silvio Berlusconi continua a fare i suoi porci interessi fregandosene dei grandi problemi che stanno attanagliando l’Italia è necessario non mollare la presa, far capire che non tutti gli italiani la pensano come lui e dare voce a chi si ribella e reagisce a questo stato delle cose.

Ieri in Parlamento c’è stata la dimostrazione che anche le voci critiche all’interno della maggioranza non hanno il coraggio di mollare Berlusconi al suo destino.

Una ragione in più, sabato 2 ottobre, per scendere ancora in piazza a Roma al No Berlusconi Day 2Sì alla Costituzione: grideremo forte il nostro “Licenziamolo” perchè solo la mobilitazione di centinaia di migliaia di cittadini può riuscire a mobilitare le coscienze dei nostri amici, creando così un “effetto valanga” che costringa il Parlamento a prendere provvedimenti.

Ci ritroveremo alle 14 in P.zza della Repubblica e sfileremo insieme fino a P.zza San Giovanni, dove si terrà una kermesse musicale e molte realtà di base della scuola, del lavoro, della difesa della Costituzione, dell’antimafia parleranno dal palco fino alle 22.00.

Come sempre – salvo rare eccezioni – le mobilitazioni della società civile non hanno voce nei media mainstream per questo abbiamo attivato la forza della rete: facciamo girare la voce attraverso le mail, i profili Facebook, gli sms, le telefonate.

Noi siamo stati in questi mesi tanto tempo in piazza per anche per difendere la libertà di stampa e continueremo a farlo, ma abbiamo capito che molto spesso i giornalisti cercano più lo scoop che i dati reali.

I dati reali di questa mobilitazione sono i più di 200 pullman che arriveranno da tutta Italia, le navi dalla Sardegna e le decine di migliaia di persone che si muoveranno autonomamente con treni ed auto.

Oltre a diffondere la manifestazione, l’invito è anche a partecipare alla campagna 5 euro per licenziarlo.

Abbiamo bisogno del contributo di tutti per pagare l’assicurazione, i volantini, i manifesti, le spese logistiche della piazza e del corteo.

L’invito che faccio a tutti/e è di diffondere il testo di questo post il più possibile, vedrete che insieme ce la faremo.

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