Rompere con le rotte turistico-tradizionali e buttarsi via una sera al Pigneto: altamente consigliato. Luogo romano ormai di moda, in realtà, ma percepito ancora come enclave di intellettuali radical chic (rigorosamente con la puzza sotto al naso) e di punkabbestia (rigorosamente con la puzza). San Lorenzo, il quartiere universitario, perde il confronto dieci a uno.

Passeggiando su e giù per le strade di questa città dentro Roma è facile imbattersi in personaggi clamorosi, che poi magari qualche ora dopo, quando la notte è ormai tarda, si ritrovano al Fanfulla, locale Arci, preso a cattivo esempio qualche mese fa dal Tg1, il cui scopo era dimostrare che i locali Arci, appunto, sono solo posti di perdizione tra musica diabolica, alcol e fumo: niente cultura. Il buon Augusto Minzolini non può immaginare quanta cultura, invece, ci sia in un torneo “chi perde esce” di calcio balilla.

Né figli della lupa, eppure, né figli delle stelle, solo un popolo che non sarà delle libertà, ma è davvero libero.

Ed è bello ritrovarsi a parlare con un tal “professore“, che di professione si alza alle 5 del pomeriggio perché vende film al mercato estero. Solo quando deve trattare con i cinesi non se lo può permettere, così preferisce fare tutta una tirata; infatti, dopo l’ennesimo drink, andrà a cercare di far trascorrere le ore del mattino fra un cornetto, qualche caffé e mille sigarette, fino all’incontro coi cinesi, fissato alle 10. Che film cercherà di vendergli resta un mistero, la musica è troppo alta, non si comprendono tutte le parole. Meglio così?

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