Sono passati già alcuni mesi dal giorno in cui ho ascoltato Monicelli pronunciare in tv, con la necessaria intensità durante la trasmissione “Rai per una notte”, la famosa frase “In questo Paese c’è bisogno di fare la Rivoluzione”. Eppure quell’invito continua a rodermi la testa come un tarlo.

E adesso, ogni volta che mi viene in mente qualche cosa, se non è abbastanza rivoluzionaria non ci perdo neanche due minuti. No, perché almeno di una cosa sono convinto: con le mezze misure non arriviamo da nessuna parte.
Stiamo andando a culo indietro a una velocità tale e con una potenza di mezzi tale che, o riusciamo a invertire la rotta con azioni “rivoluzionarie”, oppure continueremo a curare con aspirine per bambini i tumori che ci stanno massacrando.
Adesso, prima che mi vengano ad arrestare, è meglio precisare che non sto parlando di prendere le armi e assalire Palazzo Grazioli. Rischieremmo di perderci a chiacchierare con le ragazze che girano lì attorno.

Parlo di idee.

Parlo delle cose che possiamo fare tutti quanti noi, a partire da quando ci svegliamo la mattina fino ad arrivare a sera, per mettere in fila una serie di comportamenti che siano non solo rivoluzionari rispetto alle consuete abitudini, ma si sforzino di diventare un esempio per coloro che ci circondano.
Troppo spesso ho la netta sensazione che, di fronte alla difficoltà di fare certe scelte che ci coinvolgono in prima persona, l’atteggiamento sia quello di chi dice “vai avanti tu che mi scappa da ridere…”.

Ecco, in questi giorni, insieme con Jacopo Fo, abbiamo deciso di andare avanti noi e di metterci a ridere.
L’idea, forse, l’avete letta nel suo blog su questo giornale (e, se non ci siete ancora stati, andateci subito perché lui la spiega mille volte meglio di me!) ed è certamente una delle proposte più rivoluzionarie mai ascoltate in vita mia.
Inventori e proletari di tutto il mondo, unitevi e inventate un progetto ecologico! Con le vostre idee dimostreremo che cambiare il mondo è possibile.

Mercoledì 10 novembre il Fuori Orario e Alcatraz saranno collegati con l’intero territorio nazionale, sul web, in diretta tv (una meravigliosa televisione locale ci ha già dato disponibilità a coprire tutt’Italia), con piccioni viaggiatori, con il passaparola… ma soprattutto con la vostra fantasia, per presentare a tutto il mondo le prime ingegnose macchine con le quali abbatteremo questo opprimente e triste sistema capitalista.

P.s.
Per raccogliere idee, proposte, gemellaggi, appoggi, materiali e tutto quello che verrà fuori facciamo una video assemblea chat il 03 ottobre alle ore 18.
Nella home di www.alcatraz.it sarà visibile il video della diretta.

Articolo Precedente

“La centrale a carbone di Vado Ligure costerà 142 milioni di euro e oltre tremila morti”

next
Articolo Successivo

Siamo tutti nuclearisti

next