Il presidente del Consiglio di Stato Pasquale De Lise è da poco entrato alla procura di Perugia per un interrogatorio con i pubblici ministeri perugini titolari dell’inchiesta sugli appalti del G8. De Lise viene ascoltato in veste di persona informata sui fatti. De Lise non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti. Aveva chiesto di essere sentito dai pm per chiarire la sua situazione in particolare sulla natura di un assegno che gli venne versato dal noto avvocato romano Franco Gaetano Scoca. De Lise ha sempre sostenuto che l’assegno era parte della vendita di un villino di sua proprieta’ all’Argentario acquistato dalla figlia dell’avvocato romano Maria Chiara Scoca.

Il nome di De Lise è uno degli ultimi comparsi nell’inchiesta perugina. L’attenzione degli investigatori si è in particolare concentrata, per quanto lo riguarda, su un assegno circolare da 250 mila euro versati sul suo conto il 16 luglio del 2009. De Lise ha spiegato che quei soldi sono parte del prezzo di un immobile all’Argentario, del valore complessivo di circa un milione di euro, venduto dalla figlia del noto avvocato Franco Gaetano Scoca. Dopo che il suo nome era comparso sui giornali De Lise, rivendicando la regolarità dell’operazione e negando qualsiasi legame con il periodo in cui era presidente del Tar del Lazio, aveva annunciato l’intenzione di recarsi dai Pm di Perugia per spiegare la vicenda. Sottolineando anche di essere pronto a fornire tutti i documenti ad essa legati.

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