Guido Bertolaso va a prendersi la cittadinanza onoraria in un paese del cratere sismico aquilano, Popoli. Quella stessa cittadinanza onoraria che gli è stata negata all’Aquila. Poi, al giornalista di Rete8 che lo intervista (video) a proposito dello sciame sismico in corso sui Monti Reatini, trova il modo di dire anche:

“E’ ovvio che purtroppo certe recenti decisioni dell’autorità giudiziaria non facilitano il lavoro degli scienziati né agevolano il lavoro dei funzionari dello Stato che rischiano, nel fare il proprio dovere, anche di essere sotto inchiesta”.
Anche se non fa riferimenti, il Sottosegretario in felpa blu parla, probabilmente, dell’inchiesta in corso sulla Commissione grandi rischi e di quella che lo riguarda sui Grandi eventi. E magari di Pompei. O della gestione dell’emergenza rifiuti in Campania.
Cosa vorrebbe Bertolaso? Uno scudo giudiziario per scienziati e funzionari?
Non è fantascienza, per quanto possa sembrarlo. La proposta c’era, nell’ormai famigerato Decreto 195/2009 che avrebbe dovuto istituire Protezione civile servizi Spa. Prima di essere stravolto, il decreto conteneva anche l’immunità per i Commissari in Campania nell’esercizio delle loro funzioni.
E’ questa, dunque, l’idea che ha dell’autorità giudiziaria Guido Bertolaso: l’auctoritas di una certa parte della comunità scientifica, di una certa parte del Dipartimento, dovrebbe essere addirittura al di sopra del controllo della magistratura.
E’ un’idea che completa la personalissima interpretazione di Bertolaso a proposito dei poteri che può esercitare. A Ballarò, pochi giorni dopo gli scandali che lo hanno sfiorato ma non smosso, il capo della Protezione civile dichiarava che se l’avessero avvertito delle indagini, avrebbe impedito che certi costruttori lavorassero all’Aquila. Persino Giovanni Floris fu costretto a fargli notare:
“Lei non può avere così tanto potere da essere avvisato delle indagini”.
Eppure, quello di ieri era un Bertolaso di nuovo a tutto campo.
Intervistato anche da Panorama, cui dichiara “La terra si muove. Io no”, afferma di aver subito un’ingiustizia, si dichiara personaggio scomodo a destra e a sinistra. Attacca il sindaco dell’Aquila, rincara sulla necessità di un altro Commissario per la ricostruzione della città.
Poi, sì, parla anche dello sciame sismico sui monti Reatini, al giornalista di Rete8: “Dopo il terremoto del Friuli, dell’Irpinia, di Umbria e Marche, per mesi quelle regioni hanno continuato a ballare, magari non nello stesso punto dove c’era stato l’epicentro più importante. Situazioni fisiologiche che devono essere sempre seguite con estrema attenzione, come accade.”
Solo che, secondo Bertolaso, se scienziati e funzionari dello stato sono sotto inchiesta da parte della magistratura, non possono porre l’attenzione necessaria allo svolgimento dei loro compiti.
E quindi? All’Aquila era tutta colpa dei costruttori, a Giampilieri dell’abusivismo edilizio; alle Eolie dei bagnanti che non rispettano i divieti. Poi è diventata addirittura tutta colpa dei giornalisti e dei profeti di sventura.
La prossima volta sarà colpa della magistratura, che non deve permettersi di mettere in discussione scienziati e protettori civili?
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