D: come Dove? Ad Ancona una gentile direttrice della locale libreria Feltrinelli, oltre a regalarmi un libro di ricette anconetane, mi ha suggerito una trattoria nascosta dentro il loro porto. Alle guardie di frontiera basta dire, come parola d’ordine: “Vo’ da Irma”. Per pochi denari cozze olio e limone perfette ed altro rubato, si fa per dire, dai loro pescherecci. Il tutto servito da ex ragazzi degli anni ’70. Informalissimo e affettuoso.

Se in stato di nostalgia per una vacanza in Grecia, ideale.
Sempre ad Ancona, seguendo in Corso Garibaldi i numerosi anconetani che ci vanno a mangiare, ho cenato al “Caffè Giuliani”, sul retro, davanti al Teatro delle Muse.

Spaghetto con vongole e pomodorino schiattato miracolato, come del resto tutto quel che abbiamo mangiato in due per 60 € escluso il bere. Gentilezza e pacatezza del servizio non privo di orgoglio per la qualità del cibo.

E: come: E guarda un po’ nel bellissimo mercato alimentare coperto nel centro storico di Ancona aglio italiano rosa, per profumare tutti i cibi con cui lo userete, più la commozione di vedere stoccafisso e baccalà messi in ammollo con acqua corrente su un banco di una monumentale bellezza. W l’Italia.

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