Dallo scontro Fini-Berlusconi sino all’apparente conversione alla legalità del presidente della Camera. Da oggi a Telebavaglio la politica risponde alle domande della società civile. Flavia Perina, deputata di Futuro e libertà, a confronto con Martina, ragazza del movimento delle Agende rosse.

Ora sembra pronto a inchiodare Berlusconi: no al processo breve, altro che Mangano eroe. Ma dov’è stato Gianfranco Fini in questi 16 anni? E le 37 leggi ad personam che ha sempre votato? A ricordare il passato politico del presidente della Camera e a pretendere spiegazioni è Martina Di Gianfelice del movimento delle Agende rosse che domanda: “Fini già nel 1993, quando erano in corso le inchieste su Dell’Utri e Publitalia diceva che non c’era un complotto politico della magistratura come invece già si diceva allora. Perché poi è entrato nella stessa maggioranza politica con quelle persone lì? Con Dell’Utri e Berlusconi?” La direttrice del Secolo d’Italia spiega: “Abbiamo provato a contagiare positivamente il Pdl trasformandolo in un centrodestra europeo sui temi della legalità e dell’integrazione. Purtroppo abbiamo scoperto che all’interno del partito c’è una propensione a criminalizzare le opinioni”. Poi prende le distanze dal processo breve, ma insiste  nel chiedere uno scudo giudiziario per il premier. E sulla creazione del nuovo partito mette un aut aut: nascerà se il procedimento davanti ai probiviri non verrà ritirato

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