La Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati i due ginecologi protagonisti della furiosa lite nella sala parto del Policlinico, Antonio De Vivo e Vincenzo Benedetto. Insieme ai due specialisti è indagato anche il responsabile dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia, il prof. Domenico Granese. Sulla vicenda del litigio è in corso un’indagine da parte dei carabinieri che hanno ascoltato alcune persone presenti nel reparto per cercare come siano andati i fatti. L’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Federica Rende e coordinata dal procuratore aggiunto di Messina Ada Merrino.

La rissa scoppiata tra i due medici in sala parto, nel Policlinico di Messina – lo ricordiamo – avrebbe ritardato l’intervento sanitario su una giovane madre di 30 anni e sul bimbo. I due medici sono stati sospesi per ora, come comunicato dalla direzione del Policlinico di Messina.

Secondo la denuncia fatta dal marito della donna, la moglie doveva partorire in modo naturale, ma durante la lite tra i due medici, secondo quanto sostenuto dal marito, avrebbe avuto delle complicazioni; i sanitari a quel punto avrebbero deciso di operare con taglio cesareo, ma il bambino, durante, l’intervento ha subito diversi arresti cardiaci. Dopo il parto la paziente ha avuto una emorragia ed è stata nuovamente operata: i medici le hanno asportato l’utero. La donna era entrata in sala parto giovedì scorso.

Diversa la ricostruzione dei fatti rilasciata dal policlinico di Messina, secondo cui: “Tutto si è svolto regolarmente – assicura il direttore del reparto di ginecologia – l’intervento dei sanitari visto le complicazioni della donna è stato tempestivo. Non c’è alcun rapporto tra la lite e le complicazioni della donna che sono sorte a prescindere da quello che è accaduto”.

Adesso sarà compito della magistratura ricostruire punto per punto quanto accaduto nella sala parto del reparto di ginecologia e ostetricia.

Intanto, e per fortuna, si sono registrati nelle ultime ore dei miglioramenti per la donna ed il neonato ricoverati sempre al Policlinico. Per la giovane puerpera tutti i parametri stanno rientrando nella norma. Il neonato oggi, invece, respira autonomamente ed è costantemente monitorato dai medici anche per capire se siano stati riportati danni cerebrali.

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