Il ministro dell’Interno Roberto Maroni crede che sia in atto una manovra per eliminare politicamente il premier Silvio Berlusconi e si augura che dal vertice di oggi tra Berlusconi e il leader della Lega Umberto Bossi emerga una strategia chiara. “Credo che ci sia un’operazione per fare fuori Berlusconi e dobbiamo capire come muoverci”, ha detto Maroni a margine del Meeting dell’Amicizia a Rimini. E sul vertice di oggi a Villa Campari tra i due leader del centro destra, il ministro leghista dice: “Mi aspetto che si decida una strategia chiara sulle mosse da fare nei prossimi giorni della settimana, che saranno decisivi”, ha detto, ribadendo che senza una maggioranza bisogna tornare alle urne.

Il Ministro spiega di attendersi “che venga presa una decisione chiara” e assunta “Una strategia che significa sapere cosa fare nel caso accada una certa cosa, o che cosa fare nel caso ne succeda un’altra, per evitare di trovarci impreparati, qualunque cosa sia quello che succedera’”.

Mentre sulle prospettive futuro che si possono aprire nel governo con l’Udc, il capo del Viminale è molto chiaro: “Bossi non ha dubbi. Niente alleanza con Casini”.  Mentre sugli attacchi di Famiglia cristiana, Maroni risponde: “Non mi fa né caldo né freddo. Ci sono abituato. Su Famiglia Cristiana ho letto cose ben peggiori. Un anno e mezzo fa mi ha definito peggio di Hitler e sono stato costretto a sporgere querela perche’ francamente non erano critiche ma insulti”

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