“Gli ultimi avvenimenti relativi all’inchiesta sull’associazione segreta Loggia P3 gettano un cono d’ombra, ma non credo che possano incidere sulla sostanza dell’attività che abbiamo svolto al Csm”. Lo ha detto il vicepresidente dell’organo di autogoverno della magistratura, Nicola Mancino, intervistato da Sky Tg24. “E’ in corso un’inchiesta da parte della Prima commissione del Csm” e che “lo stesso Pg della Cassazione avverte la necessità di avviare un procedimento disciplinare. Vediamo cosa succederà”. Di certo, ha aggiunto Mancino, “l’interferenza sulla libera attività del magistrato non è mai stata posta in discussione”.

Mancino, inoltre, si augura che il Parlamento nomini presto i componenti laici dell’organo di autogoverno della magistratura perché “i magistrati hanno già fatto le elezioni e scelto la loro classe dirigente”. Se le Camere eleggeranno gli otto consiglieri laici, spiega, “non mancheremo di sottolineare quali sono i pregi e quali i difetti” del funzionamento dell’organo, cioè, afferma Mancino prefigurando il passaggio di consegne imminente, “una riflessione critica sul funzionamento del Csm che io non mancherò di porre all’attenzione di chi è titolare di questa istituzione”, il capo dello Stato.

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Ma per lui i soldi sono “frutto di sacrifici”

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