Vengono da una razza di polli robusti e amichevoli, dalle carni eccellenti e dai colori particolari. Sono le uova Marans: hanno il guscio di una tonalità scurissima, sono grandi, proteiche e ottime da gustare alla coque, come consiglia James Bond. Ecco come Ian Fleming descrive la colazione dell’agente segreto in A007, dalla Russia con amore:

“Il pasto prediletto da 007, quando si trova nel suo appartamento londinese situato nel piazzale alberato oltre la King’s Road, è la prima colazione: caffè fortissimo della qualità venduta da De Bry nella New Oxford Street, senza latte né zucchero, preparato con una Chemex americana; un uovo sodo maculato di gallinelle francesi Marans – quelle di certi amici di May, la governante scozzese di Bond – bollito per non più di 3 minuti e 20 secondi e accompagnato dalla confettura Little Scarlet spalmata su due grandi fette di pane integrale tostato”.

Il più famoso tra gli agenti segreti che la letteratura ricordi è un buongustaio, questo è fuori di dubbio. Vizioso anche, ma assolutamente attento ed esigente quando si tratta di alimentazione. E per il mattino sceglie un uovo di gallinelle  Marans. Ma dove si possono trovare queste galline dalle uova d’oro (come le chiamano i francesi)? Sugli scaffali dei comuni supermercati può essere difficile imbattersi in alimenti pregiati e prodotti eccellenti sia nel gusto che nelle caratteristiche nutrizionali. L’Italia però conta un buon numero di allevatori e coltivatori impegnati nella ricerca della qualità. Per gustare le uova Marans, per esempio, ci si può rivolgere a Monica Maggio e Maurizio Fani, allevatori di Zocca (Modena). I due coniugi e psicologi hanno creato dieci anni fa l’Azienda Agricola il Feudo con l’obiettivo di selezionare e allevare specie antiche di animali da cortile. Hanno viaggiato attraverso il mondo, dal Cile alla Francia, dalla Germania all’America, selezionando razze ed incrociandole tra loro al fine di ottenere animali sani e robusti in grado di fornire carni salutari e dal gusto unico.

“In molte grandi imprese – racconta Monica – gli animali vengono selezionati in base alla velocità di accrescimento senza tener conto di cosa mangiano, di come vivono e senza la minima attenzione alla ricchezza dei principi attivi, benefici e salutari che le loro carni sono in grado di fornire. Siamo arrivati al punto in cui di genuino c’è davvero poco, nessun gusto, nessuna autenticità. Pochi sono interessati a sapere di cosa si stanno nutrendo. E i sapori, quelli veri, praticamente non esistono più. Informare le persone e permettere loro di riscoprire il gusto autentico di alcuni alimenti sono le ragioni che ci hanno spinto ad intraprendere questa avventura, costata anni di studio e ricerca”. Che ha portato Monica e Maurizio a scoprire le uova Marans.

Articolo Precedente

Sul bel Danubio ‘bianco’

next
Articolo Successivo

Formaggio, croce e delizia del palato

next