Perché Vittorio Mangano e Marcello Dell’Utri parlavano al telefono? “Mi chiamava per chiedermi di vendere un suo cavallo che era ad Arcore e che lui, non essendo più lì, non poteva usare”, ha risposto in conferenza stampa il senatore del Pdl, poco dopo la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Quasi che l’ex fattore di Arcore fosse uno che Dell’Utri non vedeva da un pezzo, un mezzo sconosciuto. Invece il loro rapporto era piuttosto stretto: Dell’Utri aveva introdotto nella villa di Arcore Mangano, che addirittura accompagnava a scuola i figli di Berlusconi. E i due al telefono parlavano di certi affari che non sono mai stati chiariti e sui quali lo stesso Dell’Utri non ha mai voluto dare spiegazioni. Ecco la trascrizione della telefonata intercettata il 14 febbraio 1980.

Dell’Utri: Pronto?

Mangano: Buonasera, il dottor Del Lupi?

Dell’Utri: Oh, caro Mister!

Mangano: Minchia! Sempre occupato ‘sto telefono!

Dell’Utri: Sì, e per forza. Perché senza ufficio, questa è diventata casa, ufficio, tutte cose.

Mangano: Ah, l’appartamento, lì è?

Dell’Utri: Sì, a casa.

Mangano: Perbacco, allora mi dispiace averlo disturbato!

Dell’Utri: Chi mi disturba? Io stavo lavorando qua, per cui… Dov’è, dov’è?

Mangano: Sono in albergo. Ha telefonato Tony Tarantino?

Dell’Utri: Mah, ieri c’ho parlato. Avevo telefonato io, però.

Mangano: Oggi doveva telefonatre per darci l’appuntamento per me.

Dell’Utri: Esatto, mi disse che alle quattro mi chiamava.

Mangano: Alle 4. Io invece, siccome forse lui deve andare fuori, comunque…

Dell’Utri: Eh, eh.

Mangano: Eh, ci dobbiamo vedere?

Dell’Utri: Come no? Con tanto piacere!

Mangano: perché io le devo parlare di una cosa…

Dell’Utri: Benissimo.

Mangano: Anzitutto un affare.

Dell’Utri: Eh beh, questi sono bei discorsi.

Mangano: Il secondo affare che ho trovato per il suo cavallo…

Dell’Utri: Davvero? Ma per questo dobbiamo trovare i soldi.

Mangano: Eh va beh, questo è niente.

Dell’Utri: No, questo è importante.

Mangano: Perché? Non ce ne hai?

Dell’Utri: Senza soldi non se ne canta messa.

Mangano: Ne hai tanti di soldi. Non buttatevi indietro.

Dell’Utri: No, non, non scherzo! Sono veramente in condizioni di estremo bisogno.

Mangano: Vada dal suo principale! Silvio!

Dell’Utri: Quello non sgancia, manco se…

Mangano: Non sgancia. Ma parola d’onore!

Dell’Utri: E veramente… no, le dico tutto. Ho dovuto pagare per mio fratello soltanto otto milioni solo per la perizia contabile, sto uscendo pazzo, poi ho bisogno di soldi per me per gli avvocati perché sono nei guai… perché sempre per il discorso del pazzo là. Ci dico veramente, io me la prendo a ridere, perché insomma ad un certo punto…

Mangano: Ah, va beh, sì che si può fare?

Dell’Utri: Anche perché uno… la salute, guarda, è veramente la cosa più importante, per cui dico… sono miliardiario perché c’ho la salute! Purtroppo bisognerà affrontare anche le situazioni…

Mangano: E lui dov’è, sempre lì a Torino?

Dell’Utri: Alberto, mio fratello. Sì, a Torino. Sì, sì, a Torino.

Mangano: A Torino.

Dell’Utri: Adesso spero che entro un mese ci levano ‘sta camurria…

Mangano: E rientra.

Dell’Utri: E rientra, insomma si può muovere, comincerà a lavorare… sa, eh…

Mangano: E l’ufficio?

Dell’Utri: L’ufficio non c’è più, l’ho levato. Dov’ero prima io, lei ci venne.

Mangano: Ho capito…

Dell’Utri: La società fallita, è venuto il Tribunale, curatori, sigilli, eccetera, ed hanno chiuso, tutto… e quindi sono in mezzo ad una strada.

Mangano: E Tonino l’ha inteso?

Dell’Utri: Sì, l’ho sentito.

Mangano: E le ha detto qualcosa di me?

Dell’Utri: No, niente. Mi ha detto che deve venire lui, a fine mese – inizio di marzo. Sì, m’ha detto che lei doveva venire, anche lui dice se vi sentite perché deve venire. Tutto qua, non mi ha detto altro.

Mangano: Va bene. A che ora ci vediamo?

Dell’Utri: Quando dice lei.

Mangano: No, va bene.

Dell’Utri: Dov’è lei. Al solito in Via Moneta?

Mangano: Eh, sì.

Dell’Utri: Sì?

Mangano: Sì.

Dell’Utri: E allora si telefona a Tonino? Se mi telefona, aspettava la sua telefonata, oppure…?

Mangano: No, perché lui mi pare che alle 4 telefona.

Dell’Utri: Allora che fa? L’aspetto o non l’aspetto.

Mangano: Sì. Meglio è.

Dell’Utri: Allora aspetto la telefonata di Tonino e ci dico alle 4 e mezza da lei. È giusto l’orario?

Mangano: Magari…

Dell’Utri: Magari?

Mangano: Ma lo sa lei che può fare, dottore?

Dell’Utri: Eh?

Mangano: Può venire qua e lo lascia detto al ragazzo.

Dell’Utri: No, perché sono solo. Non c’è nessuno. Qui non c’è nessuno.

Mangano: Perché lui passa qua alle 4.

Dell’Utri: Ah, passa lui?

Mangano: Perciò può venire direttamente qua e chiamarlo.

Dell’Utri: E allora lo fermasse e ci dici che sto arrivando.

Mangano: Eh, allora aspetto qua.

Dell’Utri: È logico.

Mangano: È ora che la sbrogliamo ‘sta cosa.

Dell’Utri: Va bene.

Mangano: Va bene.

Dell’Utri: Ok.

Mangano: Arrivederci.

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