La regione Ile-de-France – che ospita la capitale Parigi e ha 11,5 milioni di abitanti – in futuro potrà scegliere di farsi finanziare solo da banche “virtuose”, che limitano la propria presenza nei paradisi fiscali e applicano norme rigorose per prevenire il riciclaggio di denaro. L’ha reso noto il quotidiano Le Point. L’ Ile-de-France, che ogni anno chiede in prestito alle banche oltre 650 milioni di euro, sarebbe il primo ente pubblico francese a mettere in pratica una delle proposte di Europe Ecologie, la federazione verde – lanciata nel 2009 da Daniel Cohn-Bendit e José Bové – che alle regionali di marzo ha ottenuto il 16,28% dei voti, spingendo la coalizione di sinistra al 56,7% nella regione di Parigi.

Una delibera sulle “banche virtuose” sottoposta dai verdi al Consiglio Regionale il 17 giugno è stata votata all’unanimità. Il testo stabilisce che la regione dovrà chiedere alle banche di fare luce sulla loro “situazione riguardo agli Stati e territori non cooperativi” compresi in una lista di 18 paradisi fiscali stabilita dal ministero dell’economia. L’ Ile -de-France verificherà inoltre le “procedure e gli strumenti messi in campo dalle banche per combattere il riciclaggio, la corruzione e la frode fiscale”. “Siamo convinti che la nostra regione non cambierà il mondo da sola, ma speriamo che questa mossa susciti reazioni virtuose, riuscendo a contaminare positivamente altre istituzioni”, ha dichiarato a Reuters Marie-Pierre de la Gontrie, vice-presidente socialista e responsabile delle finanze all’interno del Consiglio Regionale. “Sull’esempio della nostra regione lo Stato francese potrebbe spingersi anche più lontano, modificando le leggi in modo che si possano sanzionare gli istituti bancari che non rispettano le regole di trasparenza”. Nelle ultime settimane in numerose altre amministrazioni del Paese si è aperto un dibattito sull’opportunità di seguire l’esempio della regione che ospita Parigi. In particolare, proprio il comune della capitale potrebbe adottare una norma simile, così come la regione Provenza – Costa Azzurra.

Il “boicottaggio” delle banche non trasparenti è una “decisione storica” secondo Augustin Legrand consigliere ecologista neo-eletto, che non ha esitato a paragonare la delibera dell’Ile al “rifiuto di comprare le arance sudafricane nel periodo dell’apartheid”. Con un budget di 4,5 miliardi di euro, l’Ile-de-France è la più ricca regione francese. Ad oggi i prestiti accordati dagli istituti di credito alla regione ammontano a circa un miliardo di euro: il 77,5% provengono da Caisse d’Epargne, il 12,5% da Crédit Agricole e il 10% da Dexia.

I 18 Stati indicati riconosciuti come “paradisi fiscali” dal ministero dell’economia francese sono: Anguilla, Belize, Brunei, Costa-Rica, Dominica, Grenada, Guatemala, Isole Cook, Isole Marshall, Liberia, Montserrat, Nauru, Niue, Panama,  Filippine, Saint-Kitts-and-Nevis, Santa-Lucia, Saint-Vincent et le Isole Grenadine.

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