Firenze – Si chiama Luigi, non ha una casa, ha 43 anni, è di Catania, ma dorme sulle panchine di Firenze e qui l’altra notte, tra lunedì 6 e martedì 7 luglio, è stato svegliato dalle bastonate di un gruppo di balordi. Trenta giorni di prognosi per una contusione al costato e una frattura al piede. E’ questo il risultato della brutale aggressione a un senzatetto a Firenze e per fortuna è solo questo. Poteva andare peggio, come a Navte Singh, 35 anni, indiano, a cui tre ragazzi, 16, 19 e 29 anni, diedero fuoco a Rimini lo scorso gennaio.

Luigi non è voluto rimanere in ospedale per trenta giorni, ha denunciato ai carabinieri l’accaduto e poi ha fatto perdere le sue tracce. Ritornando nell’ombra, ritornando a una difficile esistenza, sempre più difficile oggi, mentre monta una nuova ondata di violenza contro gli ultimi.

Le piste investigative al vaglio dei carabinieri sarebbero principalmente due: un altro gruppo di annoiati deficienti oppure militanti di estrema destra. In entrambi i casi una drammatica sconfitta. Per tutti noi.

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