Sette mila euro per il torneo di calcio padano. Tanto ha speso la giunta comunale di Brescia deliberando un contributo per la Viva World Cup svoltasi dal 22 al 27 giugno e organizzata dal Comitato Padania 2009. La denuncia viene dal gruppo del Partito Democratico in consiglio comunale. Parla di utilizzo di denaro pubblico a sostegno di iniziative di partito e censurano severamente un tipo di finanziamento per il quale al tempo della Prima Repubblica “si sarebbe finiti davanti al giudice”. Per il momento la questione approda come interrogazione in consiglio comunale. Sette mila euro a fondo perduto a parziale copertura dei 24 mila complessivi indicati nel piano finanziario presentato dal Comitato Padania 2009. Che peraltro non risulta operare in città, così, come al contrario è invece previsto nell’articolo del regolamento comunale in materia di concessione di sovvenzioni a favore di associazioni oppure gruppi attivi a Brescia. Il Viva World Cup ha fatto tappa anche a Verona e Varese. Quest’ ultima municipalità, secondo il Pd di Brescia, avrebbe elargito altri 4 mila euro a favore quindi del mondiale “dei popoli liberi” tra i quali spicca la “nazionale” Padana di Renzo Bossi presieduta dal ministro Roberto Maroni. Sette mila euro usciti dalla casse municipali a sostegno di una manifestazione che ha anche goduto del patrocinio dello stesso ente locale. Insomma la “Leonessa d’ Italia” città delle Dieci Giornate in cui si celebra la guerra d’indipendenza e l’unità; d’Italia nel terzo Millennio si scopre sostenitrice di manifestazioni padane. La questione Viva World Cup 2009 infatti segue di sole poche settimane un’altra vicenda sollevata dal capogruppo dell’opposizione di “Palazzo Loggia” Emilio Del Bono. Si tratta della manifestazione Miss Padania sempre patrocinata dall’amministrazione comunale il cui materiale pubblicitario era stato spedito addirittura con buste del Comune. L’opposizione attendere di poter vedere gli atti per verificare se nel caso di Miss Padania il Comune abbia sostenuto o meno delle spese. Per la risposta c’era tempo fino a 30 giorni ma per ora tutto tace.

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