Non siamo un Paese per sordi. È lo Stato quello che non sente

3 Aprile 2017

Immaginate di trovarvi da soli in un Paese straniero, la cui lingua vi è sconosciuta e, peggio, neanche sonoramente assimilabile all’italiano. Immaginate di dover ricevere informazioni in quella lingua su come pagare una bolletta o sulla terapia da seguire per curare una patologia. Immaginate di dover assistere a una lezione scolastica in quella lingua, con […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.