in conflitto

Lorenzin, piovono soldi su Ncd dalle cliniche private

Nell’elenco delle donazioni ai partiti ben 60 mila euro vengono dalla sanità a pagamento

Di Virginia Della Sala
1 Agosto 2017

Il conto: 42.500 euro dalla sede regionale del Lazio, 10mila da quella della Toscana, 7.500 da quella della Lombardia. Il totale fa 50mila euro solo nel 2014, ricevuti dall’Aiop, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata. E poi, 10mila euro dalla Mediolanum Farmaceutici spa di Milano (che si auto definisce “un importante player nel mercato farmaceutico italiano”) e anche 9.900 da una casa di cura per anziani di Verona.

Finanziamenti, leciti e legali, arrivati tra il 2014 e il 2015 (e rendicontati rispettivamente tra il 2015 e il 2016) a Ncd – Ap, il partito del ministro della Salute Beatrice Lorenzin e guidato dal titolare degli Esteri, Angelino Alfano. Leciti e legali, ma comunque provenienti da tre sezioni territoriali dell’associazione di riferimento della sanità privata in Italia. Gli altri soldi, quasi soltanto dai parlamentari del partito, da alcune aziende (da quelle di costruzioni ad alcune agenzie di viaggio, passando per una famosa società che produce cibo senza glutine e per la editoriale “Tempi Duri”)

I dati, ieri, sono stati pubblicati sul blog di Beppe Grillo in un articolo firmato da Ulisse Spinnato Vega. “Il MoVimento 5 Stelle – si leggeva sulla pagina – lo ha scoperto analizzando le tabelle sulle erogazioni liberali superiori a 5mila euro da parte di persone fisiche e giuridiche alle formazioni politiche”. Si tratta di dati che in teoria sono pubblici, ma che nella pratica peccano per trasparenza. Se infatti ci si collega al sito di Ncd e si scaricano i bilanci relativi al 2014 e al 2015 e le relazioni del tesoriere, ci si ritrova di fronte a documenti che – in molti casi – riportano la cifra della donazione ma non chi l’ha elargita. Omissis che sono legati alla richiesta di privacy da parte del donatore. Il Fatto ha potuto visionare, oltre a quanto riportato nel blog, le tabelle sulle erogazioni registrate dagli uffici che si occupano dei rimborsi elettorali, confermando quanto raccontato dai Cinque Stelle.

“L’Aiop, che aderisce a Confindustria, è la più importante sigla di settore – spiega Spinnato Vega -. Rappresenta circa 500 case di cura sparse in tutta Italia, con oltre 53mila posti letto di cui 45mila immancabilmente accreditati presso il Sistema sanitario nazionale (Ssn). I 60mila euro erogati in due anni a Ncd non sono esattamente argent de poche, visto che i consuntivi associativi 2015 e 2016 della sede nazionale riportano avanzi cumulati inferiori a 27mila euro”.

La donazione rappresenta quasi il dieci per cento di quanto ricevuto nello stesso biennio dal partito e, negli anni, il ministro della salute non ha mancato di sostenere la causa della sanità privata, anche con dichiarazioni pubbliche.

Vengono in aiuto memoria, archivi, eventi e parole. A febbraio di quest’anno, ad esempio, la ministra della salute era a Palermo. Partecipava alla presentazione di un libro sui 110 anni di storia della Casa di cura Candela, fondata nel 1906 dal chimico Luigi Candela. A guidarla, da 25 anni, Barbara Cittadini, che è anche vice presidente nazionale dell’Aiop, nonché moglie del deputato alfaniano Dore Misuraca.

“C’è spesso un conflitto che non ha nulla di realistico tra la sanità privata e la sanità pubblica – ha detto in quell’occasione la Lorenzin – Quando il fine di tutti noi che gestiamo e organizziamo il sistema sanitario è quello di garantire la salute ai cittadini. Per questo la sanità è un servizio pubblico essenziale, a prescindere da chi lo eroga”.

Un mese prima, sempre a un evento organizzato dall’associazione (la presentazione del rapporto dal titolo ‘Ospedali & Salute 2016’) aveva detto: “Da una corretta interazione tra il settore pubblico e privato in sanità può derivare una risposta più completa e omogenea ai bisogni di salute della nostra collettività”. E ancora: “Il privato non è il nemico”. Eppure ha bisogno degli omissis.

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