A Roma - Da Solenghi a Paolo Mieli

Il Teatro Vittoria “vince”: la sorpresa è il cartellone, non la vendita delle mura

27 Maggio 2017

“Recitavo qui Atti impuri di Disegni, vent’anni fa e già vi volevano trasformare in un parcheggio. La notizia quindi è che neanche questa volta ci riusciranno, detto che se foste un parcheggio almeno Franceschini ci verrebbe a lasciare l‘auto”. La battuta è di Tullio Solenghi, la “scenografia” a cui si riferisce quella del Teatro Vittoria […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.