Penne di regime

Cantami o servo: la lingua batte dove il Principe vuole

Gli aedi incaricati di esaltare il carisma del Capo. Dal Minoli craxiano che girava persino gli spot elettorali all’eterno democristiano e filogovernativo Bruno Vespa. La parabola di dalemiani (Rondolino) e berlusconiani (Ferrara e Bondi) oggi innamorati del decisionista di Rignano

Di Fabrizio d’Esposito
25 Aprile 2016

Ogni Principe ha la sua falange di aedi, sempre all’erta per cantare e decantare il carisma del Capo. Uomini di penna e di lingua dal pensiero flessibile ma devoti alla causa in modo inflessibile. Emblema smaccato del giornalismo embedded nell’Italia craxiana da bere e da mangiare fu senza dubbio Giovanni Minoli (foto 1). Oggi i […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.