La chiamano l’Italia di Brunetta, l’era della lotta ai fannulloni di Stato, i tanto odiati dipendenti pubblici e statali. “Colpirne uno per educarne cento” è lo slogan di questa battaglia, voluta dal ministro dell’Innovazione per la Pubblica amministrazione. Chi non produrrà, potrà pagare anche con il licenziamento. Ma a che punto è la guerra ai fannulloni? Al punto di partenza! Almeno a leggere i tantissimi privilegi che i dipendenti pubblici hanno acquisito e continuano ad acquisire alle spalle di noi contribuenti. Indennità speciali, premi produzione, generosi scatti pensionistici, benefit di lusso: questi sono solo alcuni dei “diritti” che impiegati, funzionari e soprattutto dirigenti sono riusciti a ottenere incrementando ogni anno la spesa pubblica. “Fannulloni” intende dimostrare come l’abuso e la deregolamentazione siano ormai diventati norma all’interno degli enti pubblici, esenti da qualsiasi controllo e sanzione disciplinare.