“Berlusconeide” è un poema comico, tragico, “cavalieresco” che, in forma di satira amara e spesso indignata, racconta la vita e le gesta del più grande eroe di tutti i tempi: Silvio Berlusconi. La narrazione epica parte dalla nascita nella sua Milano nel 1936 e arriva fino ai giorni nostri, per concludersi in un futuribile e apocalittico 2013, anno della tanto agognata scalata alla Presidenza della Repubblica. Conquistata attraverso il superamento di numerose e terribili prove e la sconfitta di temibili nemici, l’ascesa al Quirinale viene raccontata come una visione onirica del protagonista, una sorta di viaggio dantesco in un mondo immaginifico ma non impossibile. Il “poema” è costituito da ventitré “canti” nei quali si raccontano, in distici molto elegiaci, tutte le memorabili imprese del Cavaliere, gli avvenimenti che l’hanno coinvolto, le trasgressioni, le offese alle leggi, al buon gusto e al vivere civile, armi con cui colpire e strumenti di difesa dietro cui nascondersi. Non si possono poi trascurare i consigli di ars amatoria elargiti in tanti decenni di glorioso cursus honorum. Partendo dalle vicende di ogni anno, vengono anticipati, con una serie di rimandi al futuro, gli avvenimenti che accadranno negli anni successivi, in una sorta di flashforward che rende il racconto di viva attualità in ogni canto-capitolo. Il libro è corredato dalle note in rima di Elio Laganà e illustrato dalle graffianti vignette di Vauro.