Di fronte al muro di gomma dell’oligarchia italiana, un gruppo di giovani milanesi sceglie di non restare in silenzio. Si da il nome resistenziale di “Qui Milano Libera”. Si arma di volantini, telecamere, megafoni e ingaggia incontri faccia a faccia con politici, ministri, giornalisti, uomini d’affari. I video più riusciti finiscono su blog e youtube, apprezzati da una foltissima platea. A guidare il gruppo è Piero Ricca, noto alle cronache nazionali per le sue contestazioni a Silvio Berlusconi. Sotto l’obiettivo di una telecamera amatoriale e impertinente passano praticamente tutti: politici (Andreotti, Mastella, Bossi, D’Alema, Formigoni, Parisi, Dell’Utri, Previti…), giornalisti (Fede, Ferrara, Mieli, Farina, Lerner, Vespa, Belpietro…), manager (Gonfalonieri, Profumo, Catania, Costa, Scaroni…). Fino ad arrivare a oggi: i nuovi deputati e senatori interpellati all’atto del loro insediamento. Straordinaria l’incursione a sorpresa di Ricca al raduno nazionale del Pdl che ha suscitato l’ira di Berlusconi. Trattati come pericolosi sovversivi, Ricca e i suoi compagni spesso finiscono in questura o, peggio, sono aggrediti dalle guardie del corpo. Tutto ripreso dalle telecamere. Le loro incursioni rivelano un quadro fedele dell’Italia di oggi.