Se non avete altro da fare provate a giocarvi su tutte le ruote della lotteria 4 numeri: 8, 18, 21, 1000, sicuramente non vincerete soldi, ma almeno potreste contribuire alla riconquista di alcuni diritti.

Il numero 8 si riferisce  ad un articolo della legge finanziaria con il quale si decise di abrogare la contrattazione nazionale e di adottare come “modello virtuoso” quello di Marchionne a Pomigliano, quello che consente di allontanare chi non sottoscrive le intese, sospendendo i diritti dei “non consenzienti” e riducendo la possibilità di contrattazione.

Il numero 18 si riferisce al nuovo articolo dello statuto dei lavoratori che ha sostanzialmente abrogato la necessità di una giusta e motivata causa per procedere ai licenziamenti. La nuova norma ha indebolito i diritti di chi già era debole e sul fondo della scala sociale.

 Il 21 è l’articolo della Costituzione che dovrebbe tutelare la libertà di informazione ed il diritto ad essere informati, proprio per questo l’associazione articolo 21 ha sempre contrastato queste scelte  perché non hanno colpito solo alcuni, ma sono state una picconata scientemente data al sistema delle garanzie e dei diritti di tutte e di tutti, anche di quelli che lo scopriranno solo quando sentiranno il famoso ombrello di Altan.

Per fermare gli ombrelli in arrivo, sabato 13 ottobre compariranno sulle piazze italiane oltre 1000 tavoli dove sarà possibile firmare i quesiti referendari promossi da Italia dei Valori, da Sel, da Rifondazione, dalla Fiom e da decine e decine di associazioni e di comitati della più diversa ispirazione politica, sociale, culturale.

Due riguardano l’articolo 8 e il 18, gli altri 2 sono invece relativi alla cosiddetta diaria parlamentare e al finanziamento pubblico dei partiti. “Una firma per una giusta causa” hanno detto i promotori e, mai come in questo caso, ci sembra davvero uno slogan azzeccato.

PERCHÉ NO

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