Cagliari, l'obiettivo: stupire con Zeman in panca e Giulini in regia

 

Cambio della guardia in società con l’uscita di Massimo Cellino che ha consegnato il club sardo nelle mani di Tommaso Giulini dopo 22 anni di alti e bassi. Non cambia la filosofia, però: conti in ordine e mai il passo più lungo della gamba. In quest’ottica, il Cagliari si è mosso in anticipo firmando i rinnovi di Victor Ibarbo e Danilo Avelar, entrambi in scadenza nel 2015. Una pragmatica dimostrazione di quanto la nuova proprietà sia alla ricerca di continuità, cercando soddisfazioni e divertimento. Ecco perché la scelta dell’allenatore è ricaduta su Zdenek Zeman, maestro del 4-3-3. Nel Sant’Elia ritrovato (12mila posti disponibili, è probabile un allargamento a 16mila nel corso della stagione), i rossoblù promettono scintille con l’ex allenatore di Roma, Lazio e Foggia. Sfortunata nella scelta di Almunia, tra i pali è arrivato Colombi dal Carpi e al centro della difesa, perso Astori, il ds Marroccu ha ingaggiato Capuano (prestito dal Pescara) e Luca Ceppitelli, centrale ‘bomber’ ex Bari (11 gol in B nel 2013/14). Per il resto nel modulo-vangelo di Zeman trovano spazio nove undicesimi della scorsa stagione: Francesco Pisano, Luca Rossettini e Nicola Murru in difesa; Dessena, Conti, alla caccia dei 50 gol con il Cagliari, ed Ekdal a centrocampo; in attacco Cossu-Sau-Ibarbo compongono il tridente chiamato a trasformare il verbo boemo in una pioggia di gol. Lo scorso anno ne segnarono 13, ai quali si aggiunsero i colpi di Pinilla. Ma dietro spinge il 22enne Samuele Longo, talento svezzato e abbandonato dall’Inter, e a centrocampo il giovane Lorenzo Crisetig (classe ’93, ultima stagione a Crotone). A Pescara Zeman esaltò la gioventù di Immobile, Verratti e Insigne. Cagliari spera nel bis. (di Andrea Tundo)