Vittorio Boarini

Vittorio Boarini

Docente universitario di cinema

Mi sono laureato in Scienze Politiche, all’Università Cesare Alfieri di Firenze, nel 1961, e subito ho assunto la direzione del settore cultura del Comune di Bologna. In tale ruolo ho partecipato all’ideazione e costituzione della Commissione Cinema, voluta da Renato Zangheri, in stretta collaborazione con la quale, fra la fine dei sessanta e l’inizio dei settanta, ho progettato e fondato la Cineteca comunale(1974). In quel periodo avevo dovuto lasciare la direzione del Settore cultura (1966), in seguito alla mia rottura con il PCI, del quale ero un dirigente. Nel 1969 ho assunto la direzione della Mostra Internazionale del Cinema Libero, un festival cinematografico d’avanguardia che si svolgeva a Porretta Terme, direzione che ho retto fino al 1999, quando, trasferitasi la Mostra a Bologna, si era praticamente identificata con Il Cinema Ritrovato. Nel 1976 ho pubblicato, assieme a Pietro Bonfiglioli, Avanguardia e Restaurazione, Zanichelli Editore, un ampio e articolato panorama della cultura mondiale del Novecento. Negli stessi anni, mantenendo i miei interessi per le arti figurative,ottengo un insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna (1976-77) e successivamente una rubrica settimanale sulle pagine regionali de “La Repubblica”(1984-86). Nel 1983 ho promosso con le Istituzioni cittadine e la Biennale di Venezia L’Immagine Elettronica, una manifestazione annuale dedicata alle nuove tecnologie, che sotto la mia direzione ha tenuto con successo nove edizioni. La Cineteca nel frattempo è stata ammessa nella Federazione Internazionale degli Archivi del Film, della quale io divengo uno dei dirigenti, anche grazie alla costituzione del primo, ed ancora unico in Italia, laboratorio dedicato esclusivamente al restauro dei film: L’Immagine Ritrovata. Per l’attività rivolta alla conservazione e restauro del cinema ho ricevuto nel 1995, in occasione delle celebrazioni del centenario della Settima Arte, una onorificenza dal Presidente della Repubblica. Tre anni dopo il governo francese mi nomina Chevalier de l’ordre des art set des lettres.Lasciata la Cineteca per raggiunti limiti d’età, assumo nel 2001 la direzione della Fondazione Fellini di Rimini, per la quale fondo e dirigo fino al 2010 “Fellini Amarcord”, una rivista di studi felliniani. Anche la Fellini è accolta nella FIAF (2003), dove riprendo il mio ruolo di dirigente fino al 2011. Dal 2000 al 2007 ho insegnato presso l’Università di Bologna (DAMS) Cinematografia documentaria e sperimentale; insegno tuttora, alla Facoltà di economia, Cinema come bene culturale (corso seminariale per gli studenti della laurea specialistica GIOCA). Intensa l’attività editoriale, pubblicazioni e collaborazioni a riviste; in particolare ho curato, assieme a Tullio Kezich, Il libro dei sogni, la mitica vita onirica di Fellini avventurosamente acquisita dalla Fondazione di Rimini. Il testo ha avuto, fra il 2007 e il 2009, tre diverse edizioni in Italia, un’edizione francese, una tedesca e una angloamericana. Ancora con Kezich e sempre per la Rizzoli, ho curato Il libro dei film (2009), una summa dell’opera cinematografica di Fellini, che ha avuto anche un’edizione angloamericana, una tedesca e una polacca. Attualmente collaboro ad alcune riviste, in particolare a “Cinecritica”, organo del sindacato critici cinematografici. Ho anche una rubrica fissa di cinema su ERE, periodico della CGIL emiliano-romagnola.

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