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- 19:51 - Sostenibilità, Pichetto: "Transizione è opportunità per essere i primi"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - Come si tengono insieme sostenibilità e sviluppo economico? "Questa è la sfida. Si tratta di tenere i piedi per terra, di capire che quello che stiamo vivendo è un cambiamento epocale dettato da tanti fattori: cambiamento climatico, scelte a livello di Stati, scelte dovute all'appartenenza all’Ue e scelte dovute alle alleanze militari. Tutto incide". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
"Si tratta di dare indirizzi che facciano cogliere le opportunità. La transizione ecologica, energetica non è qualcosa da cui difenderci: siamo un Paese trasformatore e dobbiamo coglierla come un'opportunità per essere i primi e avere il migliore prodotto", aggiunge.
"Confido" in un approccio diverso dell’Europa, in vista anche del prossimo voto alle europee; "lo sbandamento ideologico se poteva essere giustificato prima del 2020 quando si pensava al 2050 e ci si poteva lanciare nei sogni non è stato più ammissibile quando si è tentato di regolare situazioni che facevano anche sorridere, se pensiamo che il gas non era nella tassonomia Ue, e lo stesso nucleare, o quando sono uscite le prime proposte sui fabbricati. Fortunatamente l'aria, verso il realismo, è già cambiata negli ultimi mesi anche in Commissione; lo abbiamo visto sulle case e sugli imballaggi", spiega.
A proposito della direttiva sulle case green "ho un gruppo di lavoro che sta studiando il quadro complessivo dello stato dei fabbricati in Italia. Gruppo di lavoro che ha un mandato specifico: dare un tracciato del percorso da qui la 2050 per arrivare al punto zero e individuare quali sono le azioni fondamentili con una proposta di intervento dello Stato nel merito".
"Lo sforzo è anche quello di rispettare la direttiva che dobbiamo recepire nel biennio; ci sono spazi di azione a livello di singole nazioni ma non dobbiamo pensare di essere solo sulla difesa, dobbiamo essere determinati nel raggiungere l’obiettivo. Un obiettivo che è più difficile per l'Italia rispetto ai Paesi del Nord Europa perché abbiamo oltre il 70% degli edifici con più di 70 anni e l'80% di italiani proprietari", aggiunge.
Il nucleare di nuova generazione "credo che sia il miglior modo per dare continuità e garanzia alla produzione di energia. Oggi possiamo dire di aver superato il 40% del prelievo di gas che avevamo dalla Russia, lo abbiamo sostituito attivando tutti gli spazi possibili di fornitura. Tutto questo va ancora riequilibrato e deve avere integrazioni che sono Piombino, che è già in funzione, Ravenna, e se chiudiamo l'accordo con la nuova giunta della Sardegna, Porto Torres - dice Pichetto - questo mix di pipeline e rigassificatori dovrebbe darci garanzia del veicolo di transizione che deve scendere in ottica 2050. Dall'altra parte devono salire le rinnovabili: fotovoltaico, eolico e confido, in un futuro non immediato, in un off shore rilevante; poi bisogna dare continuità".
"Fotovoltaico ed eolico sono intermittenti - conclude - per dare continuità c'è l'idroelettrico, per quanto si può fare, il geotermico, l'idrogeno, ma il nucleare di nuova generazione è quello che probabilmente darà continuità e soluzione al continuo incremento della domanda di energia".
- 19:31 - Imprese, Livi (SostenibleOggi.it): "Bilancio sostenibilità deve essere valorizzato"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - “Il bilancio di sostenibilità di fatto è un grande contenitore di informazione” che deve essere però “valorizzato. Le aziende si trovano davanti uno scenario molto complesso, fatto di una trasformazione complessiva in tante aree che deve essere tracciata e monitorata. Le aziende devono quindi capire come sono inserite nell'ambito di questo scenario così mutevole. Per farlo devono avere dei dati di riferimento che, alcune volte, sono suggeriti da alcuni organismi internazionali, e che ci aiutano a tracciare tutte le nostre azioni nell'ambito della sostenibilità”. Così Livio Livi, Founder di SostenibleOggi.it, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
“Le aziende che si propongono di fare un bilancio evoluto di sostenibilità - continua Livi - hanno intrapreso un percorso per tracciarsi all'interno di questo scenario mutevole, ma naturalmente non basta avere l'informazione. Un bilancio di sostenibilità evoluto è figlio di un percorso perché avere un dato credibile all'interno di un'azienda non è semplice e all'inizio bisogna avere dei processi adeguati e credibili che riescano a dare un risultato spendibile all'esterno. Quindi, prima di tutto, internamente, devo avere i processi che mi consentano di avere l'informazione".
"Il documento da solo, però, non serve a niente: è solo un contenitore. Le aziende invece sono molto prese dall'ansia di dimostrare, di scrivere, di espandere le informazioni e stanno facendo volumi sempre più ampi, complessi, pieni di iniziative, numeri, informazioni, che però non sono leggibili dall'esterno. E questo non serve nell'era della comunicazione attuale. Non basta produrre un bilancio di sostenibilità, deve essere valorizzato e in questo, la tecnologia - conclude Livi - è un aiuto”.
- 19:30 - Imprese, Livi (SostenibleOggi.it): "Bilancio sostenibilità deve essere valorizzato"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - “Il bilancio di sostenibilità di fatto è un grande contenitore di informazione” che deve essere però “valorizzato. Le aziende si trovano davanti uno scenario molto complesso, fatto di una trasformazione complessiva in tante aree che deve essere tracciata e monitorata. Le aziende devono quindi capire come sono inserite nell'ambito di questo scenario così mutevole. Per farlo devono avere dei dati di riferimento che, alcune volte, sono suggeriti da alcuni organismi internazionali, e che ci aiutano a tracciare tutte le nostre azioni nell'ambito della sostenibilità”. Così Livio Livi, Founder di SostenibleOggi.it, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
“Le aziende che si propongono di fare un bilancio evoluto di sostenibilità - continua Livi - hanno intrapreso un percorso per tracciarsi all'interno di questo scenario mutevole, ma naturalmente non basta avere l'informazione. Un bilancio di sostenibilità evoluto è figlio di un percorso perché avere un dato credibile all'interno di un'azienda non è semplice e all'inizio bisogna avere dei processi adeguati e credibili che riescano a dare un risultato spendibile all'esterno. Quindi, prima di tutto, internamente, devo avere i processi che mi consentano di avere l'informazione".
"Il documento da solo, però, non serve a niente: è solo un contenitore. Le aziende invece sono molto prese dall'ansia di dimostrare, di scrivere, di espandere le informazioni e stanno facendo volumi sempre più ampi, complessi, pieni di iniziative, numeri, informazioni, che però non sono leggibili dall'esterno. E questo non serve nell'era della comunicazione attuale. Non basta produrre un bilancio di sostenibilità, deve essere valorizzato e in questo, la tecnologia - conclude Livi - è un aiuto”.
- 19:19 - Sostenibilità, Dentis (Coripet): "Importante scadenza 2025 plastica riciclata in bottiglie Pet"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - A partire dal 1 gennaio “2025 le bottiglie per bevande in PET” dovranno contenere “almeno il 25% di plastica riciclata. Questa scadenza cambia radicalmente quello che è stato l'approccio finora alla riciclabilità e a quella che è la politica industriale. Siamo partiti da lontano, con quella che era una volontà dell'Europa di raccogliere di più, soprattutto partendo dagli imballaggi. Poi ci siamo resi conto che la raccolta in quanto tale era poco funzionale al raggiungimento dell'obiettivo, ovvero preservare la materia per ulteriori e nuove opportunità di applicazione, visto che le risorse del pianeta sono finite. Quindi si è passati a quella che è la dinamica del riciclo, non più raccogliere per raccogliere ma raccogliere per riciclare”. Così Corrado Dentis presidente di Coripet, il consorzio per la raccolta e il riciclo delle bottiglie in PET, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
“L'evoluzione di questo passaggio” è stata la Direttiva SUP per la plastica monouso, "una legge che vieta l'uso di piatti, bicchieri, forchette in plastica e mette veramente in atto una vera politica industriale nel mondo del riciclo”. La norma in arrivo dal 1° gennaio 2025 “sarà il primo passo di un cammino lungo che porterà al 2030 all'obbligo del 30% per andare ancora più in là al 2040 con l'obbligo del 65% di Pet riciclato adatto alla produzione". Così - aggiunge - "prende consistenza vera quello che è il modello industriale preconizzato da Coripet e che vogliamo quindi trasporre a tutta la nostra filiera in modo tale che il settore del beverage, produttori di acqua e di bibite, possa ottemperare a quelli che sono gli obblighi normativi".
- 19:18 - Sostenibilità, Dentis (Coripet): "Importante scadenza 2025 plastica riciclata in bottiglie Pet"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - A partire dal 1 gennaio “2025 le bottiglie per bevande in PET” dovranno contenere “almeno il 25% di plastica riciclata. Questa scadenza cambia radicalmente quello che è stato l'approccio finora alla riciclabilità e a quella che è la politica industriale. Siamo partiti da lontano, con quella che era una volontà dell'Europa di raccogliere di più, soprattutto partendo dagli imballaggi. Poi ci siamo resi conto che la raccolta in quanto tale era poco funzionale al raggiungimento dell'obiettivo, ovvero preservare la materia per ulteriori e nuove opportunità di applicazione, visto che le risorse del pianeta sono finite. Quindi si è passati a quella che è la dinamica del riciclo, non più raccogliere per raccogliere ma raccogliere per riciclare”. Così Corrado Dentis presidente di Coripet, il consorzio per la raccolta e il riciclo delle bottiglie in PET, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
“L'evoluzione di questo passaggio” è stata la Direttiva SUP per la plastica monouso, "una legge che vieta l'uso di piatti, bicchieri, forchette in plastica e mette veramente in atto una vera politica industriale nel mondo del riciclo”. La norma in arrivo dal 1° gennaio 2025 “sarà il primo passo di un cammino lungo che porterà al 2030 all'obbligo del 30% per andare ancora più in là al 2040 con l'obbligo del 65% di Pet riciclato adatto alla produzione". Così - aggiunge - "prende consistenza vera quello che è il modello industriale preconizzato da Coripet e che vogliamo quindi trasporre a tutta la nostra filiera in modo tale che il settore del beverage, produttori di acqua e di bibite, possa ottemperare a quelli che sono gli obblighi normativi".
- 19:08 - Sostenibilità, Luglini (Leonardo): "E'una leva del business"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - La sostenibilità è assolutamente una leva di business, una leva della nostra strategia per creare valore. Affrontiamo la sostenibilità come gestiamo le altre leve del piano industriale, del piano strategico di gruppo che, nel caso specifico, è un piano a 5 anni. Si tratta di una declinazione secondo un framework comune e con un approccio che dal punto di vista degli obiettivi e delle guidance è top down, ma da un punto di vista poi della costruzione e dell'execution, è bottom-up rispetto al portafoglio di business ”. Lo ha detto Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer Leonardo, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
“Gli obiettivi sono definiti e si integrano con quelli economico-finanziari e naturalmente commerciali e sono tipicamente declinati su quelli che sono gli indicatori, i 4 pillar dell’azienda che - ricorda Luglini - nasce industriale e poi, con l'innovazione tecnologica è, oggi, anche digitale. Gli obiettivi sono gli stessi - noi siamo più di 55 mila persone, abbiamo siti, oltre che in Italia, in Uk, Polonia, Svizzera e negli Stati Uniti - ma vengono gestiti in un sistema a breve e lungo termine nei siti”.
A proposito di sostenibilità, “si è investito molto in digitalizzazione - continua Luglini - sulla capacità di calcolo e sull’intelligenza artificiale per cambiare le attività che accompagnano i business dal momento della progettazione all’ingegnerizzazione fino alla customer support e al training dei clienti. Gran parte delle attività e test sono su realtà virtuale e quindi creano efficienza e competitività, oltre che sostenibilità per clienti ed ecosistema. Si creano così - conclude -delle curve di velocità di apprendimento molto più rapide” e sostenibili.
- 19:07 - Sostenibilità, Luglini (Leonardo): "E'una leva del business"
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - La sostenibilità è assolutamente una leva di business, una leva della nostra strategia per creare valore. Affrontiamo la sostenibilità come gestiamo le altre leve del piano industriale, del piano strategico di gruppo che, nel caso specifico, è un piano a 5 anni. Si tratta di una declinazione secondo un framework comune e con un approccio che dal punto di vista degli obiettivi e delle guidance è top down, ma da un punto di vista poi della costruzione e dell'execution, è bottom-up rispetto al portafoglio di business ”. Lo ha detto Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer Leonardo, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione.
“Gli obiettivi sono definiti e si integrano con quelli economico-finanziari e naturalmente commerciali e sono tipicamente declinati su quelli che sono gli indicatori, i 4 pillar dell’azienda che - ricorda Luglini - nasce industriale e poi, con l'innovazione tecnologica è, oggi, anche digitale. Gli obiettivi sono gli stessi - noi siamo più di 55 mila persone, abbiamo siti, oltre che in Italia, in Uk, Polonia, Svizzera e negli Stati Uniti - ma vengono gestiti in un sistema a breve e lungo termine nei siti”.
A proposito di sostenibilità, “si è investito molto in digitalizzazione - continua Luglini - sulla capacità di calcolo e sull’intelligenza artificiale per cambiare le attività che accompagnano i business dal momento della progettazione all’ingegnerizzazione fino alla customer support e al training dei clienti. Gran parte delle attività e test sono su realtà virtuale e quindi creano efficienza e competitività, oltre che sostenibilità per clienti ed ecosistema. Si creano così - conclude -delle curve di velocità di apprendimento molto più rapide” e sostenibili.