Giorgio Meletti, firma de Il Fatto Quotidiano, commenta le vicende di questi giorni scatenati dalla mozione Pd contro l’operato del governatore della Banca d’Italia, a pochi giorni dalla decisione che il presidente del Consiglio dovrà prendere: confermare Ignazio Visco o scegliere un nome diverso. “Sicuramente l’azione della Banca d’Italia, nei sei anni di mandato del governatore Visco, in termini di vigilanza sulle banche è stata piena di problemi, di difetti e di limiti come si vede dai risultati: non si contano le banche che sono saltate con un costo di decine di miliardi di euro per contribuenti e risparmiatori. Su questo Matteo Renzi è intervenuto a gamba tesa – facendo approvare la mozione Pd – e dal punto di vista parlamentare questo è considerato improprio perché il potere di nomina del Governatore spetta al Presidente del Consiglio. Questo ha fatto scoppiare un caso istituzionale nel quale è intervenuto lo stesso Mattarella. A questo punto – spiega Meletti – la situazione è molto complicata perché Gentiloni ed il presidente della Repubblica Mattarella tenderanno a riconfermare Visco per principio istituzionale. Sicuramente l’operazione che ha fatto Matteo Renzi è in chiave elettorale. In questo modo lui tende ad addossare alla Banca d’Italia tutte le responsabilità delle crisi bancarie, che invece sono in larga parte anche del governo da lui guidato, perché non si deve dimenticare che negli anni delle crisi bancarie – MPS, le banche venete, ‘le quattro banche’ salvate per modo di dire nel novembre 2015 – la Banca d’Italia ed il Governo Renzi hanno agito in perfetta sintonia“.

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